TAORMINA – Come se non bastasse la mancata riscossione dei tributi, il Comune di Taormina fa i conti anche con anche un altro debito: quello delle parcelle non pagate ai legali che hanno assistito l’ente nei contenziosi.
C’è, infatti, Un milione di euro da pagare ai vari avvocati che hanno rappresentato in questi anni la casa municipale e che attendono di essere retribuiti. Si tratta di un debito che potrebbe anche essere ancora più sostanzioso visto che la stima attuale degli impegni di spesa da onorare sul contenzioso tiene conto di quanto compreso alla data del 31 dicembre 2020 nell’ultimo bilancio consuntivo approvato di recente dal Consiglio comunale e adesso è atteso quanto prima in aula anche l’esercizio definitivo dell’anno appena trascorso.
La necessità sarà quella di fare fronte in tempi rapidi a questo debito anche per non rischiare di andare incontro al pericolo incombente di nuove azioni ingiuntive nei confronti del Comune. Già negli anni passati il Comune è andato incontro a diverse situazioni complicate in questo ambito. Uno stimato legale che ha difeso l’ente in numerosi contenziosi ha intrapreso negli anni scorsi un’azione per reclamare il pagamento di oltre 200 mila euro non versati dal Comune al professionista e nel contesto della sua azione ingiuntiva intraprese anche un atto di precetto e pignoramento presso terzi, posto in essere in forza del titolo esecutivo e vincolando in quel caso – sino al soddisfacimento di tale somma – tutte le somme dovute all’ente dai privati che hanno dei locali comunali in affitto. Ad un certo punto il Comune si era anche trovato in passato al cospetto della richiesta astronomica da quasi Un milione di euro presentata da due legali palermitani con i quali i dovette poi andare ad un contenzioso ritenendo che la somma pretesa non fosse congrua e quindi non dovuta.
