Più vado avanti in età, più mi rendo conto di essere parte integrante della vita del creato e delle creature che abitano tra la terra ed il cielo. Per questo motivo apprezzo ancora meglio, in questo tempo di crisi diffusa per tutto il mondo, la grazia e la bellezza di poter vivere nel mio piccolo paese di Sicilia, dono meraviglioso della natura. Santa Teresa di Riva si adagia sul mare ed ogni giorno accoglie la gioia dell’aurora, il calore radioso del sole, l’aria fresca e pulita, il volo eccitato di gabbiani, il dolce suono delle campane e la musica delle onde spumeggianti. Alla sera il sole tramonta tra le colline verdeggianti di uliveti ed agrumeti, di ville fiorite e di giardini profumati. In campagna c’è il canto degli uccelli, il fruscio del vento, il ronzio di insetti multicolori, la calura d’estate, la frescura degli alberi, il dolce clima d’inverno. Lontano dalle strade c’è il rumore del silenzio tra un abbaio ed un miagolio, si distingue pure un certo mormorio di sottofondo, la gente paesana dentro le case, sui pianerottoli dei condomini, sulle terrazze assolate, nelle piazze del lungomare, nella via panoramica. Si vive l’incontro di prossimità relativa, a distanza, al bisogno, in famiglia, al lavoro, a scuola, in chiesa, a dialogare, giocare, passeggiare, ridere e festeggiare la sobrietà di stare insieme nella pace, la pazienza di ricominciare, dal dono e dal perdono, a costruire la comunità dell’amicizia, liberi di scegliere le buone relazioni, il bene comune senza il male dell’ambizione, della sopraffazione e dell’esclusione.