Le ordinanze dei sindaci di molti comuni della provincia di Messina che prevedono la didattica a distanza a causa dell’alto numero di contagi da Covid-19 sono state messe in discussione dal parere negativo dell’Asp. Il Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Messina si è pronunciata in merito alla sospensione dell’attività didattica in presenza, sottolineando che “benché l’indice dei contagi sia elevato in tutto il territorio provinciale, non si ha evidenza in atto di focolai nella popolazione scolastica”.
La nota dell’Asp ha costretto alcuni sindaci ad un dietrofront con la sospensione delle ordinanze che prevedevano l’istituzione della didattica a distanza. In particolare gli studenti dovranno tornare a scuola nei comuni di Taormina, Letojanni, Castelmola, Mongiuffi Melia, Gallodoro, Sant’Alessio, Limina, Antillo, Savoca e Furci Siculo. Mentre i comuni di Roccalumera, Pagliara, Mandanici, Nizza di Sicilia, Fiumedinisi e Alì continueranno in dad fino al 21 gennaio.
A tenere la barra dritta anche il sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice che, invece, ha deciso di tenere chiuse le scuole, con esecuzione della Dad fino al 23 gennaio. I numeri nel comune jonico sono a sfavore del rientro in classe in quanto 60 positivi sono in età scolastica.
Nel comune di S. Teresa il numero totale dei positivi continua a diminuire, attualmente sono 260.
“Ad oggi – spiega Lo Giudice – i dati ci spingono verso questa scelta. Non mi sento di riaprire le scuole perchè ritengo che la salute debba essere messa al primo posto e mi prendo come sempre le responsabilità del caso. Lunedì qualcuno potrebbe impugnare l’ordinanza e farci ritornare sui nostri passi ma ho la coscienza pulita di aver fatto il massimo per la comunità che rappresento”.
Covid-19, lunedì studenti in classe nei comuni jonici. A S. Teresa scuole chiuse fino al 23 gennaio
