Le tendenze relative al mercato del lavoro confermano il ruolo centrale di sostenibilità e digitale anche nel 2022. Secondo un rapporto del WEF (World Economic Forum) tra le professioni richieste nell’anno nuovo quelle legate all’intelligenza artificiale e al cloud crescono più rapidamente. A queste si affiancano mestieri più tradizionali, come quelli nel settore della sanità e della cura alla persona. Le abilità richieste ai candidati saranno quindi un mix di competenze tecniche specializzate, accompagnate da soft skill relative alle attitudini personali. Vediamo allora più nel dettaglio che cosa aspettarsi dal mercato del lavoro nel 2022.
Sanità e “care economy”
Ci sono diverse ragioni per cui il settore della sanità e quello della cura alla persona, la cosiddetta “care economy”, avranno particolare rilevanza negli anni a venire. Da un lato, le vulnerabilità e carenze dei sistemi sanitari nazionali sono diventate evidenti in molti Paesi durante la pandemia. Dall’altro, l’invecchiamento della popolazione crea una domanda crescente di professionisti per assistere gli anziani presso la loro abitazione o presso strutture specializzate. Inoltre, la popolarità del settore del wellness genera nuova domanda di istruttori di fitness, personal trainer, e in generale di tutte quelle figure che operano nel campo del benessere. Un’altra mansione richiesta sarà quella relativa alla segreteria di studio medico, con funzioni amministrative comuni, ma anche di trascrizione di rapporti medici e informazioni sui pazienti. Il rapporto WEF prevede che il 37% delle opportunità di lavoro tra il 2020 e il 2022 si concentreranno nel settore della care economy.
Settore digitale e informatico
Il settore digitale ha una rilevanza unica, in quanto con la pandemia anche molte attività tradizionalmente “offline” si sono spostate in rete. La necessità di piattaforme e servizi sul web ha quindi subito una rapida accelerazione, facendo di conseguenza aumentare la domanda di professionisti nel campo. Ad esempio, c’è un grande bisogno di sviluppatori web che si occupino della creazione e manutenzione di siti web, applicazioni online e piattaforme per servizi. Le competenze adeguate a svolgere questo mestiere si possono acquisire tramite i corsi di programmazione di aulab, pensati proprio per chi voglia iniziare a lavorare in tempi brevi come web developer.
Altre aree del settore digitale in rapida espansione sono quelle relative all’intelligenza artificiale e all’analisi dei dati. Al momento le offerte di lavoro per specialisti di AI sono ancora limitate, ma si tratta di una delle professioni in crescita più rapida. Si può quindi prevedere che nei prossimi anni le posizioni aperte aumenteranno in modo considerevole. Cresce a ritmo più lento invece il data scientist, ma l’offerta per questa figura è già piuttosto alta. Da tenere d’occhio anche l’area del cloud computing, sempre più importante per aziende e istituzioni, ma anche per i privati.
Altri settori per le professioni del futuro
Come accennato, uno dei settori che avranno grande rilevanza in futuro è quello della sostenibilità. Per ora solo una piccola parte delle nuove opportunità lavorative ricade in questa categoria. Si tratta tuttavia di una delle aree che crescono più in fretta nel periodo 2020-2022, con un +35%. La necessità di professionisti che guidino la transizione ecologica creerà anche nei prossimi anni una domanda crescente per gli specialisti della Green Economy.
Nel settore delle vendite e del marketing, le opportunità più consistenti sono per i ruoli di specialista in digital marketing, creatore di contenuti, social media manager, esperto di e-commerce. Si conferma anche qui, dunque, la centralità del digitale.
Il gap tra competenze richieste dalle aziende e professionisti preparati crea poi una nuova domanda di esperti in risorse umane e recruiter, che avranno il compito di aiutare le imprese a rintracciare talenti da assumere.
Il panorama lavorativo è dunque in rapido cambiamento, e molte professioni più tradizionali perdono terreno rispetto a questi lavori del futuro.