Itala – Per il giudice si è trattato di un errore umano, lo scambio delle due bare nello stanzone dell’obitorio del Policlinico, dove si trovavano le salme di due persone morte di Covid: una di Itala e l’altra di Merì. Solo che all’atto del prelievo delle bare da trasportare nei rispettivi cimiteri, quella della pensionata 74 di Itala è stata portata a Merì e quella di Meri stava per prendere la strada di Itala. Addirittura a Merì è stato celebrato il rito funebre e tutti i parenti hanno pianto un pensionato di 79 anni, quando dentro la bara c’era una donna, la pensionata 74 enne di Itala. Incredibile. A spiegarci l’errore umano è stato padre Salvatore Orlando titolare della parrocchia di Itala. “I morti di Covid vengono sistemati in un padiglione a parte e non può entrare nessuno, neanche i parenti. Gli addetti dell’agenzia funebre possono entrare e sono tutti bardati dalla testa ai piedi, con camici bianchi ed occhialoni speciali. E vedono poco. Per cui prima sono entrati quelli di Merì e si sono presi la bara che stava davanti, pensando che fosse quella giusta, e sono andati via. Dopo un bel po’ sono entrati quelli dell’agenzia mortuaria Itavia di Itala e si sono accorti subito che il sarcofago (dopo aver letto nome e cognome) non era quello che avevano portato loro, cioè davanti tondeggiante, e così è scattato subito l’allarme, con intervento dei carabinieri. Poi per fortuna tutto si è risolto”. Dopo che sono state riaperte le bare ed accertata la giusta collocazione dei due defunti, il sarcofago della pensionata 74 enne è tornato ad Itala, e dopo il secondo rito funebre (il primo era stato fatto a Merì) è stata tumulata nel cimitero di Guidomandri. (nella foto Itala Marina)