In tutti i Comuni della provincia ed anche in città si parla della “cricca degli affari” dedita ad un sistema corrotto degli appalti per il ripristino del manto stradale dopo vari incidenti. I personaggi coinvolti sono tutti impiegati e funzionari che guadagnano mensilmente un sacco di soldi, eppure hanno innescato un “accordo criminoso” per gonfiare ancora i loro portafogli. A parte le somme intascate illecitamente hanno pure sollecitato le ditte interessate, una di Mascalucia la “Sos Strade srl” e due di S.Teresa di Riva “ElTa Service” e “La Car” ad assumere i loro figlioli. Tutta la mappa di questo intricato “sistema di corruzione” è stato disegnato dal gip Maria Militello, in cui si evince pure che il generale (ma chi l’ha promosso generale?) Antonino Triolo di Casalvecchio Siculo, capo della polizia metropolitana (ai domiciliari) e il geometra Antonello Cosentino (indagato ma non destinatario di provvedimenti) tecnico del comune di S.Teresa di Riva, avrebbero imposto alla ditta l’assunzione della propria figlia (per il Triolo) e del proprio figlio (per Cosentino). Ma i progetti della “cricca” sono stati sventati da una accurata indagine della Procura di Messina e del pregevole lavoro dei carabinieri del comando provinciale di Messina e quelli della compagnia di Taormina, di cui è capitano Giovanni Riacà. Ha fatto pure sconcerto il ruolo che hanno avuto il comandante dei vigili urbani di Letojanni, Alessandro Molteni, e l’ispettore Santo Triglia, che con il loro comportamento scellerato hanno buttato nel fango il glorioso Corpo della polizia municipale di Letojanni.