Furci Siculo –Si ritorna a parlare della costruzione Residence Gregale, un moderno immobile costruito sul lungomare, angolo via Interdonato. E si torna a parlare perché proprietari e tecnici prosciolti nel 2018 sono stati nuovamente messi sotto accusa perché secondo la Procura della Repubblica la costruzione sarebbe stata realizzata in difformità del Piano Casa. E così per tutti gli imputati, tecnici e proprietari (la famiglia Maccarrone), è stata chiesta la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione. Il giudice Maria Eugenia Grimaldi e il collegio del Tribunale emetteranno la sentenza il 21 dicembre, dopo eventuali repliche. Il processo ha preso piede nel 2018 dopo una denuncia anonima, ma in quell’occasione famiglia Maccarrone ed i tecnici sono stati prosciolti. Secondo i legali, tra cui l’avvocato Antonio Scarcella di S.Teresa di Riva, non c’è stato abuso nella vicenda e tutto si è svolto a norma di legge. Al di là di questo c’è da dire che l’immobile a tre elevazioni fuori terra oltre un grande cantinato, realizzato dove una volta esisteva una fabbrichetta per la lavorazione degli agrumi, si staglia in faccia al mare ed è indicato, soprattutto al piano terrà per locali di rosticceria e pizzeria o bar e ristorante; che sicuramente arricchirebbero il lungomare di Furci, fiore all’occhiello del paese destinato con i suoi moderni impianti a potenziare il turismo.
Furci, per il Residence Gregale chiesti un anno e 6 mesi di reclusione. Sentenza il 21 dicembre
