Roccalumera – Dove non può il Comune ci pensano i volontari. Ed è stato proprio così, dopo le ripetute mareggiate che hanno coperto i tre chilometri di spiaggia di ogni sorta di rifiuti: squadre di volontari sotto le direttive di Letterio Mastroeni responsabile dell’associazione plasticfree si sono radunate sull’arenile di Roccalumera muniti di sacchi e paletta per pulire e ramazzare la spiaggia da cima a fondo. Hanno lavorato sodo per tutta la mattina, hanno rastrellato in ogni angolo l’arenile e alla fine sono stati riempiti dodici grossi sacchi di plastica. “Abbiamo fatto il botto – ha dichiarato Matroeni – con la raccolta di ogni sorta di rifiuti; sono stati riempiti circa dodici sacchi e quanto prima la nostra spiaggia tornerà a risplendere”. E poi ha aggiunto: “Ogni piccola mano può dare un grande contributo”. Ed è vero. Avantieri i volontari sono stati tanti “sembravano un fiume in piena” ha detto ancora il responsabile di plasticfree, considerato che la spiaggia è stata ripulita da cima a fondo. Da questo lavoro è emerso però un dato inquietante: dei tantissimi rifiuti raccolti la metà era composta da plastica e polistirolo; anche se i torrenti in piena hanno rovesciato in mare legna, tronchi di alberi, vecchi copertoni, elettrodomestici arrugginiti, tavole e una infinità di canne spezzettate; ma poi i marosi hanno trascinato sulla spiaggia una quantità enorme di plastica (quasi tutti bidoncini e bottiglie) e di polistirolo usato dai pescatori e buttato in mare quando si sgretola. Ed è proprio sull’uso di questi due prodotti che bisognerebbe prestare la massima attenzione.