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lunedì, Novembre 25, 2024
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Elezioni ad Antillo. I retroscena raccontati da Salvatore Bongiorno sulla mancata presentazione della lista di opposizione

La prossima domenica si terranno le elezioni amministrative ad Antillo che porteranno Davide Paratore a rivestire per la terza volta consecutiva la carica di primo cittadino. A nulla sono valse le tante riunioni che il gruppo di opposizione ha tenuto nei mesi precedenti. Tutto è crollato nel momento successivo dell’entrata in vigore della legge regionale che consente ai sindaci nei comuni sotto i 5.000 abitanti di poter concorrere per il terzo mandato. Tra quanti hanno criticato maggiormente le scelte del gruppo storicamente contrario a Paratore il consigliere Salvatore Bongiorno che ha lavorato incessantemente per proporre il nome di Salvatore Smiroldo come guida del gruppo. “Ho lavorato insieme a lui – dichiara Bongiorno – con tanta passione per proporre in parte un cambio generazionale all’interno della coalizione e sfidare l’attuale sindaco con la forza delle nostre idee. Le vicissitudini familiari di Smiroldo ne hanno impedito la sua candidatura e il leader storico Antonio Di Ciuccio ha ripreso le redini del movimento. Questo a marzo, quando c’era il tempo di mettere su una squadra veramente alternativa con tante eccellenze di Antillo. Riunioni su riunioni dove non è uscito il nome di un altro candidato sindaco. Forse perché Di Ciuccio non ha mai dato spazio, forse perché il candidato, per alcuni del gruppo storico, più naturale doveva essere lui. Ha provato a candidarsi senza riuscirci. Probabilmente molti gli hanno chiuso la porta in faccia ed ha pensato che andava incontro ad una sconfitta annunciata. Tra i contrari, il primo io. Antonio Di Ciuccio non poteva essere il mio candidato: dal 2016 si era allontanato dalla politica antillese senza mai partecipare ad alcuna riunione e non è mai stato vicino alla precedente minoranza. La gente è stanca del duello Antonio Di Ciuccio – Davide Paratore. Alcuni giorni prima della presentazione delle liste mi prospettano una mia probabile candidatura a sindaco. Vado nella sede storica dove non ravviso entusiasmo, solo alcuni accettavano questa scelta tra cui Giovanni Palella, Franco Bongiorno, Salvatore Lo Giudice, Salvatore Smiroldo e altri ragazzi. La maggior parte era contraria ad un cambiamento radicale. Sono state 48 ore in cui ho messo anima e cuore insieme alla mia famiglia per un progetto giovane. Ma all’interno del gruppo c’erano tanti che remavano contro. Molti non volevano la mia candidatura per diversi motivi; alcuni anche perché avversari storici di mio padre. Antillo non merita un consiglio senza un’opposizione. Abbiamo cercato di dare un’alternativa politica costruttiva anche se fosse stata minoranza. Volevamo dare un’opportunità alla città di Antillo per sposare un cambiamento. Mi auspico che da qui al 2026 si possa creare una squadra nuova, con tanti giovani, che possano essere alternativi all’attuale amministrazione con idee, esperienza e voglia di fare. Non mi è mancato il coraggio di fare un passo indietro, non ho poltrone da difendere. Ho solo Antillo nel cuore”.

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