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“Sogno di una notte a Bicocca”. La funzione catartica del teatro al festival shakespeariano dello stretto

Secondo appuntamento del Festival Shakespeariano dello Stretto di Daniele Gonciaruk il 24 luglio al Palacultura con “Sogno di una notte a Bicocca” di Francesca Ferro, produzione del Teatro Mobile di Catania in prima visione per Messina, dopo due anni di rappresentazione e un ritorno in scena al Teatro Litta di Milano nel maggio scorso. Il testo, ispirato a “Sogno di una notte di mezza estate”, che ha aperto il festival il 18 luglio scorso, racconta l’allestimento della pièce curato nel 2017 dall’attrice e regista, figlia di Turi Ferro e Ida Carrara, con i detenuti dell’istituto di pena catanese Bicocca.

Un testo dai contenuti sociali importanti, fortemente voluto nel cartellone della rassegna dall’attore e regista peloritano, che, nella contrapposizione tra sogno e realtà, recupera la funzione catartica del teatro, capace di scavalcare le fredde mura di un carcere e regalare ai detenuti l’elemento del sogno, una dimensione “proibita” all’interno della situazione detentiva. Perché la prigione annulla desideri, progetti, ambizioni, assieme all’identità degli esseri umani: li priva del tempo e dello spazio, alimentando la necessità di proiettarsi in altri luoghi e in altri spazi, protagonisti di una storia che non è la loro, magari dentro un bosco in una notte d’estate. Dieci detenuti si fanno così guidare da una regista con l’obiettivo di riportare il teatro alla sua antica funzione catartica, verso un cambiamento che dal luogo sognato invade la dimensione soggettiva di ciascuno. Soprattutto se a guidare il sogno è il più grande genio del teatro, William Shakespeare.

“Nello spettacolo gli uomini interpretano anche ruoli femminili come ai tempi di Shakespeare e questo porta a situazioni esilaranti ma anche forti, di grande scontro tra i protagonisti”.Così aveva anticipato, alla conferenza stampa di presentazione del festival, Agostino Zumbo, tra gli interpreti della pièce con la stessa Ferro. In scena con loro Rosario Minardi, Mario Opinato, Giovanni Arezzo, Francesco Maria Attardi, Renny Zapato, Giuseppe Brancato, Giovanni Maugeri, Antonio Marino e Dany Break.

Lo spettacolo sarà rappresentato in un’unica replica al Palacultura, alle ore 21:30.

Festival Shakespeariano dello Stretto è promosso dall’associazione culturale Officine Dagoruk col patrocinio di Comune e Città Metropolitana di Messina, Fondazione Bonino-Pulejo, Accademia di Belle Arti di Messina e la collaborazione del Comando della Marina di Militare di Messina. Main Sponsor è Caronte & Tourist.

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