Furci Siculo – Da 35anni la stradina che si allunga sotto il “viadotto Furci” è stata il nodo principale della viabilità, perché riusciva a smaltire perfettamente la circolazione automobilistica tra il centro abitato e le zone periferiche del paese. Adesso non più. Il Consorzio autostrade siciliane non ha concesso l’autorizzazione per il transito sotto il “viadotto Furci”, negando così la richiesta avanzata dal sindaco. E c’è stata ieri una certa ribellione delle famiglie che abitano nella zona, perché quella stradina consente di raggiungere brevemente la zona artigiana, il borgo alto di via Cesare Battisti e le frazioni di Grotte e Calcare. E poi, poco a monte del viadotto abitano quattro, cinque, famiglie che hanno difficoltà a mettere in garage i loro mezzi. Non solo. Essendo l’area sottostante il viadotto sbarrata da una parte (lato via Cesare Battisti) e dall’altra (strada che costeggia il torrente Savoca) tantissimi incivili a sera tarda vanno a piedi e buttano sacchetti di plastica pieni di rifiuti. E si è creato una discarica, un degrado indescrivibile. Il sindaco, dopo il diniego del Cas di riaprire la stradina al transito si è infuriato, ha preso carata e penna ed ha scritto al presidente: “Chiedo di installare delle telecamere per beccare gli incivili che buttano continuamente spazzatura e di intervenire celermente per bonificare tutta l’area affinché venga eliminato il degrado”. Matteo Francilia, dal momento che i fetori stanno inebriando tutte le famiglie limitrofe al “viadotto Furci”, ha invitato il Cas all’installazione di un sistema di videosorveglianza per immortalare gli incivili “anche perché – ha dichiarato – noi del Comune non possiamo accedere, non essendo di nostra competenza”.