Attendeva da circa un’ora che un suo familiare venisse visitato da un medico. È questa la causa scatenante che ha portato un uomo ad andare in escandescenze al pronto soccorso dell’ospedale di Taormina.
È successo poco dopo mezzogiorno. L’uomo ha portato il proprio figlio per un forte mal di gola che dura da alcune settimane. Ad una prima analisi il ragazzo non sembra destare preoccupazioni d’urgenza ed il personale, giustamente, dà priorità ad altre emergenze già in atto nel presidio in attesa dell’arrivo dell’otorino. L’uomo, in ansia per il figlio ha perso la testa nonostante le rassicurazioni del personale. Voci, urla e dei calcioni ad un operatore sanitario hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che hanno identificato l’aggressore e riportato la calma.
Non è possibile mortificare i sanitari con comportamenti così deplorevoli. È inaccettabile scambiare un presidio di emergenza per un mercato rionale. Durante la pandemia Covid i nostri sanitari erano Angeli ed ora, improvvisamente, per un’attesa più lunga sicuramente legata alle emergenze del momento, sono diventati dei diavoli. Ci vorrebbe maggiore rispetto per una categoria di lavoratori che lotta quotidianamente per salvare vite umane.