Con l’estate ormai imminente, ancora una volta, si pone il serio problema, nei centri della riviera e dell’entroterra jonico, del rischio incendi e della relativa sicurezza dei cittadini.
Malgrado le disposizioni prefettizie e le ordinanze dei sindaci di questo vasto comprensorio, continuano a rimanere ancora molti i terreni o aree libere non edificate, confinanti o limitrofe alle abitazioni, privi della necessaria e obbligatoria pulitura.
Sterpaglie, cespugli, erbacee, arbusti e rovi, purtroppo, costituiscono un palese rischio per innescare e alimentare il fuoco che, ovviamente, al di là della distruzione della coltivazione di piante, genera dei seri rischi anche all’incolumità delle persone e delle abitazioni.
Purtroppo, nonostante alcune municipalità abbiano attivato, con notevole anticipo, l’iter amministrativo per poter prevenire questo stato di pericolo, non sempre riescono a raggiungere l’obiettivo che si sono prefissate inerente la pulizia preventiva dei terreni lasciati in stato di abbandono. Tutto ciò, ovviamente, tiene in ansia le popolazioni, soprattutto quelle anziane, dove, in caso di immediata evacuazione, non sarà facile poter raggiungere, in tempi brevi, i luoghi di sicurezza.
Senza la necessaria prevenzione, però, in caso di caldo afoso, non ci sono Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Squadre antincendio, Protezione civile e Volontari che possano fare fronte alla vastità delle incendi che ormai si perpetuano con intensità in questo vasto comprensorio della zona jonica.
In questo contesto, occorre un maggiore senso civico, soprattutto, da parte dei tanti proprietari di terreni che ormai da tempo tengono questi fondi in uno stato di evidente degrado e abbandono pur essendo incastonati nei vari centri urbani e, quindi, in uno stato di palese pericolo.