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domenica, Novembre 24, 2024
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Imu 2021, le imprese in crisi non pagano. Le novità

La crisi economica causata dal covid non ha modificato la scadenza dell’Imu. La data del primo acconto è rimasta invariata, ovvero il prossimo 16 giugno, mentre il saldo è previsto il 16 dicembre 2021. L’IMU è dovuta dal possessore di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.

Anche nel 2021 è confermata l’esenzione per la prima casa, quella definita come “abitazione principale”, ad eccezione degli immobili di lusso.

Per quanto riguarda la determinazione nulla è cambia. La base imponibile sulla quale si applicano le aliquote decise dai comuni è sempre la rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per i coefficienti previsti da ciascuna tipologia immobiliare.

Buone notizie per i pensionati residenti all’estero: dal 2021, per un solo immobile a uso abitativo (se non locato/dato in comodato d’uso e posseduto in Italia a titolo di proprietà o usufrutto), l’IMU sarà dimezzata.

Le altre agevolazioni riguardano gli immobili delle imprese colpite dall’emergenza Covid non pagano la prima rata IMU 2021.

Infatti la legge di bilancio 2021 prevede l’esonero dal pagamento della prima rata Imu 2021 del 16 giugno per:

  • stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali;
  • alberghi, pensioni e relative pertinenze, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi, a purché i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività esercitate;
  • immobili in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  • discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i soggetti passivi siano anche gestori delle attività esercitate.

Inoltre  il decreto Sostegni bis prevede l’esonero dal pagamento della prima rata Imu 2021 per quei titolari di partita IVA che possiedono i requisiti previsti per accedere ai contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni.

Infine, per quanto riguarda le aliquote dell’Imu 2021, la prima rata dovrà essere versata con le aliquote approvate dal Comune per il 2020, qualora non fosse già presente il regolamento aggiornato.

 

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