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domenica, Novembre 24, 2024
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L’ex stabilmento Speda di Roccalumera potrebbe diventare un polo universitario

 

Roccalumera – L’ex stabilimento Speda da cinquant’anni è chiuso, cadente, pericoloso e in mano a dei privati. La Città Metropolitana di Messina ha messo gli occhi sopra questa struttura: grande, immensa, ubicata nel centro storico di Roccalumera, sulla centrale via Umberto I. Il progetto è quello di acquistare questa vecchia struttura per farne un polo socio-culturale, con un duplice scopo: Per primo generare un riferimento per i giovani universitari del comprensorio, con spazi didattici, ambienti lavorativi flessibili ed anche forme di residenza temporanea. In secondo luogo consentire una rimessa nel circuito socioeconomico contemporaneo della struttura stessa, così da garantire una nuova vita autonoma all’edificio e contrastare l’avanzamento del degrado. Obiettivo ultimo è quello di rendere la struttura un nuovo centro vitale per la comunità locale e del comprensorio. L’idea è stata sviluppata anche in ragione delle peculiarità dell’edificio, che per la sua destinazione originaria industriale è caratterizzato da ampi spazi interni ed esterni, che consentirebbero di ricavare locali espositivi, spazi co-working, aree semipubbliche attrezzate all’esterno e luoghi di aggregazioni mista. Ma per poter avviare il progetto, necessita come primo obiettivo l’acquisizione dell’immobile, attualmente di proprietà di privati. Non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile perché i proprietari (due o tre) da tempo avrebbero manifestato l’intensione di vendere. Negli anni passati si è parlato di una possibile vendita ad una nota catena di supermercati, ma poi non si è saputo più nulla. Lo stabilimento Speda ha dato lavori a circa quaranta persone ed è stato per lungo tempo fiore all’occhiello di Roccalumera (il succo di limone veniva venduto anche all’estero). Di recente l’immobile è diventato pericoloso, perché ad ogni nubifragio si staccano dal cornicione residui di cemento o pezzi di tegole che vanno a finire sul marciapiede sottostante, percorso quotidianamente da tanti pedoni.

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