Scendiamo in campo a difesa di padre Massimo Briguglio. Lui certamente non ha bisogno del nostro aiuto, perché ha agito secondo i dettami della Chiesa ed è stato sempre un servitore di Cristo. Da buon furcese conosce vita e miracoli di tutti e certamente, per ritirarsi a Grotte, non si sarebbe sottomesso al gioco di qualche gruppo che frequenta la parrocchia S.Maria del Rosario e che forse stava per creare tensione all’interno della chiesa. Le reazioni di padre Massimo sono state sempre nel giusto, sono state per unire i parrocchiani e non certamente per dividerli. Ma in paese la polemica incalza. Ci sono persone che addirittura fanno nome e cognome dei vari Giuda che avrebbero messo in croce padre Massimo, che da uomo intelligente e da cattolico fervente ha preferito abbandonare la manovalanza che ruota attorno alla chiesa di Furci centro, per dedicarsi con spirito cristiano alla guida della parrocchia di Grotte. Certamente fa male sapere che nella parrocchia di S.Maria del Rosario ci sarebbe un gruppo che rema contro, che vuole sempre comunque ragione e che fa terra bruciata attorno al prete che intenderebbe ribellarsi a questo velato predominio. Padre Massimo Briguglio oltre ad essere un uomo di cultura, è una eccellenza come parroco e come uomo, per cui riteniamo che il suo abbandono (anche se camuffato da motivi di salute) abbia messo in crisi la gente onesta di Furci, che ha sempre creduto nei valori della Chiesa, del Papa e degli uomini giusti. E padre Massimo è stato sempre un sacerdote giusto, retto e onesto.
(nella foto padre Massimo con il sindaco e altri amministratori comunali)
Pino Prestia