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venerdì, Dicembre 13, 2024
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Furci Siculo, commozione in tutto il paese. Striscione di otto metri per ricordare Rocky il cane avvelenato da gente crudele 

FURCI SICULO – Lo striscione affisso ieri mattina davanti una villetta, sulla circonvallazione, ha commosso tutti i cittadini. In molti hanno pure pianto. E qualcuno ha portato persino dei fiori. Commovente. I titolari della villetta da un paio di anni avevano preso in casa un cane lupo e si erano affezionati alla follia. Si chiamava Rocky e riempiva le loro giornate. Ma è stato avvelenato. Qualche malvivente con cinica freddezza, quando i propritari si trovavano fuori casa, gli ha somministrato con cinica freddezza delle polpette avvelenate, Ed il cane dopo atroci lamenti è morto. Rocky veniva curato come un figlio, tanto che quotidianamente per l’animale si cucinava riso ed altre pietanze. Qualche settiama addietro il cane si è accasciato al suolo. Il proprietario lo ha preso in braccio, lo ha caricato sulla macchina e via verso Messina, Ma non è arrivato neanche in città, l’animale è morto dopo struggenti lamenti. Pur con le lacrime che gli solcavano il volto e assalito da un dolore straziante, il proprietario ha portato l’animale per l’autopsia ed è stato accertato che Rocky aveva ingerito delle piccole polpette avvelenate che mano scellerata e malvagia gli aveva sommistrato. In tutto il paese c’è stato comprensibile dolore e pure tanto sgomento. I proprietario di animali si sono preoccupati che altri atti del genere potessero infangare il paese di Furci Siculo, votato al turismo, ai rapporti sociali, alla sana convivenza. Ieri mattina uno striscione lungo otto metri è comparso davanti la villetta di questi due professionisti. Ed ha commosso ancor di più i passanti. “Il nostro cane è stato avvelenato e fatto soffrire in modo disumano e crudele” si legge in cima allo striscione e poi qualche riflessione: “ Chiunque si sia macchiato di azione così afferrata è anche capace di uccidere una persona. L’autopsia effettuata ha rilevato nella pancia dell’animale tre sacchetti con veleno, legati ad un filo, l’uno all’altro. Ma la gente cattiva può arrivare a tanto?” E poi dito puntato contro chi si è macchiato di questo atto malavitoso: “A te che sei li fuori, libero, mentre il mio cane è sottoterra sappi che lassù c’è qualcuno che aspetta di giudicarti”. Tanta gente, anche dai paesi limitrofi, soprattutto chi ha in casa cani e gatti, si è recata davanti l’abitazione di questo noto professionista per manifestargli stima, sostegno e ammirazione. Si spera che le forze dell’ordine e l’Ente nazionale per la protezione degli animali intervengano per evitare atri tristi episodi del genere e colpire chi con crudeltà cagiona la morte di un animale (pena prevista da quattro mesi a due anni).

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