ROCCALUMERA – Le lamentele ci sono state, soprattutto dalle famiglie che abitano ai margini di piazza Mazzullo, uno dei centri storici più frequentati del paese, dove si trova ubicato il monumento a Pablo Pino. Proteste maturate perché l’opera è stata ultimamente un po’ trascurata, e poco curata, dall’amministrazione comunale. Ieri mattina l’architetto Pino Della Scala, capo dell’ufficio tecnico, e il geometra Nuccio Guttuso, unitamente agli opera del Comune hanno cercato di dare lustro al monumento. Per tutta la mattinata la struttura è stata pulita e lustrata, con la messa in opera dell’impianto idraulico. Piazza Mazzullo è uno dei punti cardine del paese, perché centro di smistamento della strada provinciale 12 che porta a Pagliara e Mandanici ed anche perché circondata da negozi, botteghe, bar e pasticcerie. Il luogo, specialmente nel periodo estivo, è visitato da turisti e vacanzieri che ammirano la significativa scultura. Si tratta di un’onda impetuosa che sta per inghiottire un braccio che un gabbiano cerca di tirare su. E’ la fotografia del tragico episodio che si è verificato tanti anni fa nel mare di Letojanni, dove due giovanissime turiste americane si sono tuffate tra le onde impetuose e presto trascinate nei fondali. Della disavventura si è accorto Pablo Pino, un dinamico giovane di Roccalumera che in quel periodo lavorava in una struttura turistica di Letojanni. Senza perdere tempo si è tolto scarpe, camicia e pantaloni e si è tuffato in mare, riuscendo ad afferrare una delle due ragazze e portarla in superficie. Dovevano arrivare i soccorsi da Giardini e da Messina, ma i tempi si sono fatti lunghi. Pablo è rimasto con la ragazza finchè le forze lo hanno sostenuto. Poi è scomparso tra i flutti con la giovane turista americana. Il suo gesto eroico è stato riportato dalla stampa internazionale, perché avrebbe potuto sganciarsi dalla ragazza e mettersi in salvo, invece ha preferito non lasciarla e morire con lei. Un gesto che ha commosso Messina e tutta la Sicilia. Storie d’altri tempi.