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sabato, Dicembre 14, 2024
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Dove prima c’era un covo della mafia, sul lungomare di Roccalumera, sorgerà un polo culturale 

ROCCALUMERA – Dove prima c’era il covo di una banda di mafiosi adesso sorgere un polo di cultura. Ieri il Ministero dell’Interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, ha comunicato al Prefetto di Messina e al sindaco di Roccalumera la conferma del finanziamento di 170 mila euro “per gli interventi di recupero e rifunzionalizzazione di bene confiscati alla criminalità organizzata in Regione Sicilia, Comune di Roccalumera”. Adesso è tutto certo, anche perché mesi addietro si erano perse le tracce di questo finanziamento, tanto che c’è stata qualche perplessità sull’inizio dei lavori. La segreteria tecnica amministrativa del Ministero dell’Intermo, gestione fondi europei Pon, ha chiarito l’immediatezza degli interventi di recupero dell’immobile confiscato alla mafia ed ha subito accreditato il finanziamento. La villetta sorge sul lungomare di Roccalumera ed è ubicata proprio in faccia al mare. La posizione è senz’altro strategica, perché i malviventi entravano in auto al casello di Catania ed uscivano a Roccalumera. Qui venivano gli incontri segreti e sicuramente venivano pure impartite delle direttive, dopo di che i mafiosi che partecipavano al summit rientravano a Catania. Adesso questo moderno appartamento diventerà un centro di cultura, perché secondo le direttive dell’amministrazione Argiroffi dovrebbero trovare posto la biblioteca comunale, un centro di lettura e la Pro loco. Quest’ultima dovrebbe essere d’aiuto ai tanti turisti e vacanzieri che in estate scelgono Roccalumera per trascorrere le loro vacanze. I lavori di recupero e rifunzionalizzazione saranno seguiti dal capo dell’ufficio tecnico del Comune, architetto Pino Della Scala.

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