Arriva la stagione turistica e con le prime giornate di caos veicolare si ripropone puntualmente anche l’incubo degli intasamenti a Giardini Naxos che rischiano di tenere in “ostaggio” le ambulanze in movimento per raggiungere l’ospedale San Vincenzo o che da lì si dirigono verso i luoghi dove vengono richiesti i soccorsi. Si rinnova, quindi, l’incubo dei mesi del bel tempo che vedono le ambulanze costrette a districarsi sul lato monte in Via Umberto oppure sul lungomare Tisandros. Uno scenario che si è già riproposto nel lungo ponte festivo di fine aprile, e nelle più recenti giornate come lo scorso 1 maggio. Le difficoltà si acuiscono, per altro, anche quando si verificano dei problemi in autostrada ad esempio per i casi di incidenti tra Taormina e Giardini, con una parte dei flussi veicolari che si riversano poi sulla strada statale 114 e vanno a paralizzare la circolazione nella seconda stazione turistica siciliana.
Per il futuro, per risolvere questa emergenza, si guarda ai fondi Masterplan con un progetto da 10 milioni di euro per il collegamento diretto tra le zone Fondaco d’Accorso, Pietraperciata e Mastrissa, con un ponte poi con uscita all’altezza di contrada Chiusa che rappresenterebbe un passo decisivo verso una svolta attesa da oltre mezzo secolo. Ma per il momento la superstrada Taormina-Giardini-Trappitello rimane soltanto un “sogno proibito” e bisognerà continuare a fare di necessità virtù. Ciò anche confidando nel buon senso di quegli automobilisti chiamati, senza se e senza ma, a dare precedenza immediata alle ambulanze del 118 e a qualsiasi altro mezzo di soccorso. Tale condizione diventa, comunque, difficile nella Via Umberto, dove anche volendo non ci sono spazi per farsi da parte e far passare le ambulanze, che rischiano ogni giorno di rimanere intrappolate nel traffico.
Anche per questo alla fine, per il futuro i sindaci di Taormina e Giardini potrebbero decidere di abbandonare l’idea della metropolitana leggera in sostituzione dell’attuale linea ferroviaria – quando nel 2028 dovrebbe essere pronto il raddoppio a monte – e potrebbe prevalere l’idea di una strada alternativa alla SS114 da approntare sul binario già esistente, come già sollecitato da diversi amministratori della zona ionica.