FURCI SICULO – Inizierà a giorni la risagomatura del torrente Pagliara “lavori importanti perché a rischio l’incolumità dei cittadini – ha dichiarato il sindaco Matteo Francilia – difatti il progetto prevede interventi dalla per tutta la lunghezza dell’alveo, dalla sorgente fino alla ferrovia”. Il Pagliara ha atto segnali di straripamento durante i nubifragi o quando la pioggia battente aggredisce i Comuni del servante jonico del Messinese. Ma il pericolo, come è stato accertato dallo stesso primo cittadino, non viene solo dai muri di cinta cadenti o screpolati che tengono a freno la furia del torrente in piena, ma pure da varie strutture in cemento che attraversano il letto del Pagliara .E sono quattro, che con i loro pilastri conficcati nel torrente possono deviare le acque. Proprio limitrofa al centro abitato c’è la Strada Statale 114 Messina Catania e attaccata la tratta ferroviaria ; poco più a monte il viadotto dell’autostrada A/18 e cinque metri a monte l’impalcatura in cemento che sorregge l’acquedotto dell’Alcantara. “pilastri di cemento conficcati al cento dell’alveo del torrente – ha spiegato il primo cittadino – che possono creare disagi e pericoli nel corso di una piena del Pagliara. Il finanziamento accordatoci di 150 mila servirà per mettere in sicurezza gli argini del torrente per tutti i chilometri”. L’assessorato regionale alle Infrastrutture e il Genio civile di Messina si sono adoperati per garantire i lavori per mettere in sicurezza il Pagliara, dopo l’allarme lanciato da Matteo Francilia. Il torrente divide, separa, il comune di Furci Siculo da quello di Roccalumera e da sempre è stato una spina nel fianco quando imperversa il maltempo. Adesso con i lavori progettati, il Paglira dovrebbe dare più sicurezza. (il torrente Pagliara visto dall’alto, tagliato da dalla Ferrovua, dalla Statale 114 Messina Catania, dall’Autostrada e dell’acquedotto dell’Alcantara. Foto Fix )