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domenica, Dicembre 15, 2024
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Asu, piccolo spiraglio ma il nodo  resta la stabilizzazione

SANTA TERESA DI RIVA – Si sblocca l’erogazione degli stipendi ai lavoratori Asu mentre resta in piedi la loro stabilizzazione. E’ questa la conclusione dei tre giorni di sciopero che il Sicilia ha visto coinvolti 5.300 lavoratori e che nella riviera jonica ha avuto il suo epilogo a Casalvecchio martedì e Santa Teresa ieri mattino con i sit in dei lavoratori. Si sono conclusi ieri mattina con un sit-in in piazza V Reggimento Aosta a S. Teresa di Riva  i tre giorni di sciopero dei lavoratori Asu. Con la loro azione di protesta (la prima su scala regionale, che ha i coinvolto 5mila e 300 precari) sono riusciti a sensibilizzare gli amministratori locali i quali hanno preso coscienza per ciò che concerne il complesso iter che dovrebbe portare alla stabilizzazione.

Intanto si è sbloccato il sistema informatico computerizzato alla Regione, che consentirà nei prossimi giorni l’erogazione degli stipendi. Ci sono lavoratori che non percepiscono le spettanze dallo scorso ottobre. E con esse gli assegni familiari. Martedì i precari del comprensorio jonico si erano dati appuntamento a Casalvecchio Siculo, nello spiazzo antistante la storica abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agròdove avevano manifesttato i lavoratori Asu di S.Alessio, Casalvecchio, Furci, S.Teresa, Forza D’Agrò e Roccalumera. Diversi gli amministratori comunali dell’intero hinterland che hanno portato la propria solidarietà ai lavoratori Asu, promettendo il massimo impegno nel seguire l’iter per la stabilizzazione.

I lavoratori si sono astenuti dal lavoro da inizio a fine turno, di ciascun turno. Con le immaginabili conseguenze negli enti in cui sono impiegati: Comuni, Aziende sanitarie, ospedali, enti del privato sociale. Nei quali ricoprono anche ruoli importanti per il funzionamento delle rispettive macchine amministrative.

Le motivazioni della protesta che si è conclusa in mattinata sono diverse e spaziano dai sistemi di pagamento degli assegni di utilizzazione insicuri e non puntuali da parte dell’assessorato al Lavoro alla mancata applicazione delle norme vigenti da parte dello stesso assessorato. Per giungere alla mancata stabilizzazione, come prevista dalle norme vigenti. L’agitazione è destinata a proseguire. 

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