La bomba di grandine caduta  nei giorni scorsi a Roccalumera ha causato danni ingenti. Chiesto lo stato di calamità

ROCCALUMERA – Quasi una telenovela infinita l’argomento relativo al “riconoscimento dei debiti fuori bilancio” maturati negli ultimi anni. Uno dei nodi più delicati dell’amministrazione del sindaco Gaetano Argiroffi che sta cercando di ripianare proprio allo scadere dell’anno i debiti rimasti, molti per la verità già pagati e solo da ratificare.. Difatti per venerdi prossimo è stato convocato l’ultimo consiglio comunale del 2018 con all’ordine del giorno undici argomenti, di cui otto riguardanti debiti fuori bilancio. Gli altri tre punti messi in discussione dal presidente del consiglio arch. Antonio Garufi riguardano l’approvazione dei verbali della seduta precedente, parere di competenza per il raddoppio della tratta ferrata Giampilieri Fiuemfreddo e all’undicesimo punto “dichiarazione stato di calamità”. Quest’ultimo argomento è di vitale importanza per il paese, perché riguarda i danni, ingenti, che la recente grandinata ha fatto lungo tutto il territorio di Roccalumera. La bomba di grandine, stranamente caduta solo su Roccalumera e Furci Siculo, ha bruciato i campi pieni di ortaggi, gli agrumi che riempivano gli alberi, ha sfondato tetti e danneggiato tante auto. Non solo. Spalare questa montagna congelata non è stato facile. Sono entrati in azioni operai e bobcat e in più seri disagi per una intera giornata. Ma i danni maggiori sono stati nelle campagne, negli appezzamenti di terreno coltivati a verdura ed ortaggi, ma anche gli alberi di frutto sono stati spogliati. L’ufficio tecnico del Comune ha effettuato un sopralluogo, ha quantificato i danni ed ora ha chiesto alla Regione lo stato di calamità naturale, argomento sottoposto ora al giudizio del consiglio comunale.