Dopo la provvidenziale “boccata d’ossigeno” per le casse comunali, giunta con l’ordinanza della Corte di Appello che ha sospeso l’efficacia del decreto ingiuntivo da 28 milioni preteso da Impregilo, il Comune di Taormina prova adesso a imprimere un’accelerazione per il piano di riequilibrio dell’ente. La casa municipale aveva presentato a suo tempo uno schema che prevedeva 18 milioni di euro da ripianare in 29 anni e aveva, soprattutto, posto nel documento 5 milioni da pagare ad Impregilo, somma che in qualsiasi caso spetta alla multinazionale delle costruzioni poichè scaturita da sentenze già definitive e inappellabili. La contesa in appello rischiava di far salire quella previsione da 5 milioni ad ulteriori ben 28 milioni con uno stravolgimento totale dei conti di Palazzo dei Giurati.
A questo punto, mentre la Cassazione fisserà nel 2019 lo scontro finale sul lodo parcheggi, il Comune andrà a presentare nei prossimi 60 giorni un aggiornamento al piano di riequilibrio, comprensivo di ulteriori valutazioni in materia di diverse soluzioni di entrata e di copertura delle passività da ripianare. L’ente punta ad incrementare la percentuale di riscossione dei tributi che in alcuni casi, come per la Tari, si è fermata a poco più del 60% con diversi punti percentuali da recuperare di morosità varie in atto. Ma, come detto, la decisione della Corte di Appello, di fatto, almeno per il momento rappresenta una vera “ancora di salvezza” per il Comune che, nel caso fosse stato respinto il ricorso, avrebbe rischiato di dover prevedere per Impregilo un pagamento di 28 milioni che comprensivi di rivalutazioni sarebbe addirittura arrivato a circa 40 milioni, stravolgendo completamente il piano di riequilibrio e che, in pratica, avrebbe spinto il Comune sull’orlo del dissesto finanziario.
Ora, da qui a due, mesi si andrà a rimodulare e ripresentare in versione aggiornata il piano, che è all’attenzione del Ministero dell’Interno e della Corte dei Conti. Nel frattempo bisognerà esitare in Consiglio comunale i bilanci consuntivi 2016 e 2017 e il previsionale 2018, iniziando anche a mettere mano al bilancio di previsione 2019 che dovrebbe essere messo a punto entro il marzo del nuovo anno.