La comunità di Alì Terme ha un nuovo sindaco. E’ Carlo Giaquinta, 71 anni, pensionato, con un passato da manager in un’importante azienda di telefonia mobile. Questo il responso delle urne a spoglio completato. Nello specifico Giaquinta ha ottenuto 1041 voti complessivi (1034 di lista) contro i 602 del sindaco uscente Marino (606 di lista).
Gli elettori hanno pertanto voluto premiare l’entusiasmo che il neo-eletto e i componenti di “RilanciAmo Alì Terme” hanno trasmesso all’intera comunità, specie ai più giovani, proponendo come primario obiettivo quello di fermare l’emorragia di migrazioni giovanili verso il Nord Italia e in alcuni casi verso l’estero, circostanza di cui Giaquinta medesimo, poco più che diciottenne, ne fu protagonista essendo stato costretto ad emigrare verso la Capitale. Altri diktat sciorinati nel corso dei comizi o in interviste varie quali lo stop a ogni forma di assistenzialismo e il rilancio dell’imprenditoria locale hanno evidentemente fatto breccia nel cuore degli aliesi che lo hanno premiato col 63,36% dei consensi.
Il Circolo Nautico, fortemente voluto da Carlo Giaquinta ed inaugurato lo scorso mese di aprile, ha costituito tra l’altro un elemento di collante fra i tanti appassionati del mare di Alì Terme sia relativamente alla pesca che al modellismo, sia agli appassionati della vela che agli artigiani del mare in genere, giovani e meno giovani che in gergo hanno trovato una “casa” ove poter parlare un linguaggio comune. Sul fronte “Orgoglio Aliese”, la querelle interna tra il sindaco Marino e il vice Caminiti e le varie conseguenti schermaglie circa la figura da proporre nella candidatura a sindaco ha fatto perdere loro tempo prezioso: difatti Marino e la sua coalizione (completata nell’ultimo giorno utile) hanno praticamente sempre rincorso essendo la macchina elettorale di Giaquinta partita, sotto tutti gli aspetti (comizi, incontri nei quartieri, manifesti pubblicitari, formazione della lista, programma, simboli e quant’altro) molto prima rispetto a quella del sindaco, adesso uscente, Marino.
Mai come in questa tornata elettorale si è potuto assistere a una sorta di derby intestino ove Carlo Giaquinta di fatto è assurto (più per volontà popolare che per sua intenzione) a paladino ed esponente del quartiere Mena (ove è nato e dove risiede) e della zona sud del paese in generale. A testimonianza di ciò basta dare un’occhiata al verdetto della seconda sezione, quella relativa ai residenti della zona sud di Alì Terme, ove il neo sindaco ha ottenuto il 70% dei consensi (645 di lista), mentre nella sezione 1, Marino ha (in proporzione) tenuto soccombendo di soli 82 voti in confronto ai 439 complessivi (un vero e proprio plebiscito, a memoria non si ricorda un distacco così netto fra i due candidati a sindaco a fine competizione).
E’ la seconda volta, facendo riferimento al solo dopoguerra, che un cittadino della zona sud di Alì Terme viene eletto primo cittadino della comunità termale aliese. Prima di lui c’era riuscito il Dott. Antonio Giacomo Rizzo (eletto sindaco nel 1994 e nel 1998), tutti gli altri ovverosia Vittorio Barbera, Santi Magno Tringali, Nuccio Briguglio, Nino Tamà Briguglio, Lorenzo Grasso e Giuseppe Marino provenivano dalla zona Nord. Eccellente pertanto la performance personale di Carlo Giaquinta distintosi per una campagna elettorale pacata, molto organizzata nei minimi dettagli e ben coadiuvato dalla sua squadra, propositiva, con un occhio al futuro ma senza perdere di vista i sentimenti riuscendo a parlare al cuore degli aliesi.
Anche il simbolo “RilanciAmo Alì Terme” può essere considerato la sintesi del Giaquinta-pensiero, il giusto mix tra cuore e propositi per l’avvenire. Nulla a che vedere con l’infelice simbolo che l’opposizione propose cinque anni fa, un gelido “Costruiamo Futuro” dove si annidavano travisabili concetti quali “il costruire” che rimandava alla tanto vituperata e probabile cementificazione selvaggia di cui poteva essere vittima la collina di Mollerino accostata al sostantivo “Futuro” che in una comunità per gran parte avanti con l’età non lasciava immaginare nulla di allegro e che cozzò, nell’ambito della guerra dei simboli, contro il più passionale e romantico “Alì Terme nel Cuore”. Quanto all’affluenza, alle urne si sono recati 1.691 elettori su 2.280 aventi diritto con una affluenza pari al 74,17%.