FURCI SICULO – La giunta municipale ha approvato la determina “per l’affidamento in concessione del servizio gestione parcheggi a pagamento per anni 2”. A Furci si vota tra un mese, ma prima di chiudere i battenti l’amministrazione del sindaco Sebastiano Foti ha voluto dare una impronta per la gestione dei parcheggi a pagamento. E’ stato approvato il regolamento ed ora si aspetta l’esito della gara d’appalto per dare inizio alla nuova gestione. E sono sorte delle polemiche perché si poteva benissimo aspettare il nuovo sindaco che forse avrebbe dato un indirizzo diverso per risolvere questo contestato servizio. Anche perchè il paese è abbastanza concentrato tant’è che il centro abitato si allunga per meno di un chilometro, tant’è che un solo ausiliare del traffico potrebbe controllarlo perfettamente. Ed allora la cittadinanza si chiede: perché darlo in gestione, quando al Comune ci sono tanti giovani articolisti e contrattisti che potrebbero benissimo espletare questo lavoro? Anche perché è stato scritto sul regolamento che la ditta appaltatrice del servizio parcheggi a pagamento dovrà corrispondere al Comune solo il 15% degli introiti, quando si calcola che nei soli mesi d’estate i “gratta e sosta” vengono venduti a decine e questo impinguerebbe sicuramente le deficitarie casse comunali. Su questa direttiva si è mosso da tempo anche il comune di S.Teresa di Riva, che ha affidato al Corpo dei vigili urbani la gestione parcheggi a pagamento. Perché non farlo anche a Furci? Invece l’amministrazione Foti, così come ha fatto negli anni passati, preferisce affidarsi ad una ditta esterna (in passato con sede a S.Teresa) togliendosi da eventuali impicci. Al momento i posteggi a pagamento sono solamente sulla centrale via IV Novembre (ottocento metri in tutto) e si paga cinquanta centesimi per mezzora di sosta, con tolleranza di quindici minuti per gli automobilisti che devono fare un veloce acquisto e poi andare via. Nei giorni festivi non si paga e in più le auto munite di pass per handicap non sono soggette a munirsi del “gratta e sosta”. Almeno questo.