Furci Siculo – Ha riscosso un grande successo in termini di presenze la manifestazione “ Camminiamo in rosso” organizzata dall’associazione Al tuo fianco, capitanata dall’avv. Cettina La Torre. Il corteo si è mosso dalla sede del centro a Furci siculo per giungere davanti al Main Palace Hotel, a fare da aprifila i sindaci della riviera jonica portando lo striscione dell’associazione, Gaetano Argiroffi sindaco di Roccalumera, Sebastiano Fori sindaco di Furci Siculo, Sebastiano Gugliotta sindaco di Pagliara, Giuseppe Marino sindaco di Alì Terme, seguiti da numerose donne, ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, i ragazzi delle palestre di Carmelo Coledi, e Melissa, il camper della polizia di Stato che si è occupato di fare propaganda contro il femminicidio sul territorio, in particolar modo nelle scuole, grazie alla presenza del commissario Irene Onolfi, e poi la Croce Rossa con il dott. Enzo Saccà, le rappresentanti dei Lions con il dott. Leonardo Racco, vari rappresentanti delle amministrazioni, la prof.ssa Nuccia Lipari del liceo classico, la prof.ssa Graziella Cacciola del tecnico, Mirella Guta e Laura Tringali dirigenti scolastiche del comprensorio. La scelta dell’otto marzo non è stata casuale, ma vuol essere una giornata di riflessione di condivisione. La canzone che ha fatto da sottofondo al flash mob “ Break the chain” rappresenta a pieno il messaggio che l’associazione al tuo fianco vuole lanciare, “spezzare la catena della violenza sulle donne”. Anche la scelta dell’abbigliamento non è stata casuale, abito nero con una sciarpa rossa, perché il rosso è il colore del sangue ma al contempo dell’amore. Si sono esibiti dei ragazzi della direzione didattica di Roccalumera con un balletto che ha avuto come base la canzone di Emma “Non ho paura” due ragazzi del tecnico di Furci Siculo che hanno letto dei lavori che avevano presentato al concorso letterario lanciato dall’associazione in vista della giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Chiaro il messaggio che si vuol far passare bisogna educare i ragazzi di oggi alla cultura della non violenza, perché saranno gli adulti del domani.