Il nuovo piano di riequilibrio che sta per varare il Comune di Taormina e proprio in queste ore giunto all’esame del Consiglio comunale, stando alle intenzioni dell’Amministrazione, si avvia a rimuovere la condizione di ente strutturalmente deficitario e con questa novità prospettata dalla Giunta si aprono le porte per una svolta nell’ormai irrimandabile esigenza di potenziare il Corpo di Polizia locale. E’ un tormentone sul quale sin qui l’Amministrazione non è andata oltre i buoni propositi e una lunga sequenza di dichiarazioni rassicuranti che, nei fatti, non hanno mai portato all’atteso ampliamento dell’organico dei vigili urbani. L’organico ridotto ai minimi termini, con 10 unità in servizio (dato però comprensivo delle figure di vertice del Comandante e del vicecomandante) necessita ormai di rinforzi immediati in quella che è diventata una vera e propria corsa contro il tempo per allontanare lo spettro del declassamento del Corpo. A luglio ci sarà un altro pensionamento e da qui al 2019 si prevedono altri addii per raggiunto limite di età di servizio. Il vincolo posto nei mesi scorsi dal Collegio dei Revisori che blocca al momento proprio sino al 2019 le assunzioni nell’ente locale, stando a quanto preventivato dall’assessore al Bilancio, Salvo Cilona, adesso dovrebbe cadere nel contesto del nuovo piano di riequilibrio che verrà ultimato entro fine mese e che poi dopo l’approvazione del Consiglio comunale sarà trasmesso al Ministero dell’Interno e alla sezione regionale della Corte dei Conti.
Vigili urbani di Taormina: il nuovo piano di riequilibrio sbloccherà il potenziamento dell’organico?
