ROCCALUMERA – Un cortocircuito all’impianto elettrico del palazzo municipale ha messo kappaò tutto il sistema informatico del Comune. E si deve alla prontezza dell’impiegato Giovanni Chillemi se non ha preso piede un vasto incendio negli uffici. Difatti il dipendente con estremo coraggio ha strappato dal muro un estintore ed ha cercato di domare le lingue di fuoco che cominciavano a sprigionarsi dal quadro elettrico. E non è stato facile. Momenti di tensione, alla fine il piccolo incendio è stato circoscritto e domato. Fumo e scintille sono state avvertite prima al piano terra, nei pressi del cancello principale. Dopo il cortocircuito le stanze si sono oscurate e gli uffici sono piombati nel buio. E c’è stata pure qualche apprensione nei dipendenti comunali in servizio e nei tanti cittadini al momento presenti nei vari uffici. E’ stato chiamato un esperto per riparare subito il danno, ma non c’è stato rimedio, per cui gli impiegati hanno anticipato l’uscita, considerato che i computer sono rimasti spenti, come pure stampanti ed altri impianti collegati alla corrente elettrica. Non è la prima volta che nel palazzo comunale si registrino principi d’incendi. Al tempo di Miasi sindaco tutto l’impianto al primo piano è stato annerito da un cortocircuito, che ha pure generato un principio d’incendio. La nuova amministrazione ha cercato di metterci una pezza, con il rifacimento dell’impianto, logoro, antiquato e vecchio. Per cui non appena imperversa il maltempo e l’impianto elettrico all’interno del palazzo municipale viene sollecitato da colpi di altatensione tutti gli impianti vanno in tilt e non si lavora più. L’amministrazione del sindaco Gaetano Argiroffi è consapevole di questi disagi e da tempo ha messo in cantiere un progetto per il rifacimento generale della rete elettrica all’interno del palazzo chiedendo contributi e finanziamenti agli Enti preposti, ma senza riscontro alcuno. Per cui sembra che sia intendimento dell’amministrazione in carica risolvere il delicato problema al più presto puntando sulle proprie forze, cioè con fondi comunali.
