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Roccalumera, su sedici scrutatori 14 sono donne. Perchè? Intervista a padre Santino Caminiti

 

ROCCALUMERA – Sono stati  sorteggiati  – su 450 iscritti – i sedici scrutatori  effettivi (e sedici supplenti) che comporranno i quattro seggi alle prossime elezioni  politiche del 4 marzo. Diamo subito i nomi, per come diramati dall’ufficio stampa del Comune, e poi spieghiamo un dato importante che sta assillando il paese. Ed allora, scrutatori effettivi:

 Sezione Prima: Freni  Giuseppa, Trischitta Caterina, Fiumara Maria, Rizzo Giuseppa.

Sezione Seconda: Barbera Daniela, Tomasello Simona, Bartolone Francesca, Sturiale Gaetano.

Sezione Terza:  Stracuzzi Cristina, Trimarchi Mariagrazia, Ciatto Martina, Torcivia Stefania.

Sezione Quarta: Ambula Rosa, Musarra Lara, Totaro Antonio, Cremente Marialuisa.

 Supplenti: Zinone Agata, Palmenti Sonia, Villari Ivana, Annone Carmelo, Mobilia Maria Catena, Crisafulli Tiziana, Pidoto Roberta, Di Leo Marcello, Puliatti Fabrizio, Puliatti Sonia, Russo Pasquale, Giuffrè Giuseppa, Russo Carmelo, Musarra Viola, Sicali Angela, Criso Vincenzo. La più anziana ha 56 anni, la più giovane 27. Sue sedici scrutatori 14 sono donne e due maschi. La riflessione è un’altra: i giovani, i maschi, stanno lasciando sempre più il paese per trovare lavoro al nord Italia, se non addirittura all’estero. Una emorragia che non colpisce solo Roccalumera, ma tutti i paesi della provincia jonica, da Furci a S.Teresa, da S.Alessio a Nizza e Alì Terme.  E se su sedici  scrutatori ben quattordici sono donne, ci sarà pure un motivo: buona parte dei giovani disoccupati avrà oltrepassato lo Stretto per cercare lavoro (e fortuna) nelle città più industrializzate.  Un fenomeno preoccupante, che inesorabilmente sta portando allo spopolamento  del territorio. Ne parliamo con padre Santino Caminiti, professionista serio e preparato, stimato ed apprezzato in tutto il paese, titolare della parrocchia Maria SS. Della Catena: “I giovani vanno via perchè qui non c’è lavoro. Da qualche tempo si avverte questo fenomeno, che sta creando non pochi disagi in tutti i Comuni del Messinese. E vanno al nord, ma anche all’estero per cercarsi un avvenire e magari mettere su famiglia. Qui da noi non c’è occupazione, non ci sono industrie, per cui i disoccupati aumentano”. E poi ha concluso padre Santino: “Speriamo che questa piaga possa rimarginarsi. E al più presto”.

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