Aspettando la decisione di Taormina sull’adesione o meno al progetto, l’iter per le funivie comprensoriali prosegue e si iniziano a fare le stima di quelli che potrebbero essere i costi necessari per realizzare l’opera finalizzata al collegamento su fune tra i vari Comuni dell’hinterland, tra Giardini, Castelmola, Letojanni, Mongiuffi e Gallodoro.
I rispettivi sindaci, sin dai mesi scorsi, hanno sottoscritto una intesa attraverso l’Unione dei Comuni Naxos-Taormina, finalizzata alla previsione del progetto e alla successiva istanza di finanziamento da inviare nelle opportune sedi del Governo e della Comunità Europea. Si tratterebbe, stando alle prime valutazioni, di un’opera che potrebbe richiedere un costo sui circa 18 milioni di euro. Un investimento ingente, nel quale però i sindaci del comprensorio credono fermamente, e per questo Nello Lo Turco (Giardini), Alessandro Costa (Letojanni), Orlando Russo (Castelmola), Rosario D’Amore (Mongiuffi) e Alfio Currenti (Gallodoro) si augurano che anche il collega di Taormina, Eligio Giardina, dia parere positivo in un contesto nel quale, poi, comunque, saranno chiamati a valutare e decidere i rispettivi Consigli comunali dei Comuni. Su Giardina c’è il pressing del sindaco di Castelmola, Russo, che in settimana entrante intende effettuare un incontro sull’argomento.
“I sindaci dei Comuni di Giardini Naxos, Letojanni, Castelmola, Mongiuffi Melia e Gallodoro – si legge in una nota – hanno già conferito al professore Maurizio Spina dell’Università di Catania per lo studio e la progettazione della funivia. L’opera dovrebbe essere realizzata lungo il litorale ed assi di penetrazione, convolgendo i loro territori”. Per i primi cittadini si tratta di “un’opera infrastrutturale che consentirebbe di mettere in collegamento i territori e le peculiarità turistiche e culturali, dando un notevole incremento all’economia locale, che in questi anni ha subito momento di grande crisi”. “Ci auguriamo – hanno aggiunto i sindaci dell’Unione dei Comuni Naxos-Taormina – di poter definire al più presto per dare un futuro diverso al nostro turismo, considerate le forti potenzialità e le bellezze storiche e paesaggistiche che fanno della Sicilia uno dei posti unici al mondo”.