Sembrava vicina e una questione di giorni la decisione del Cru su questa istanza ma lo slittamento perché c’è un ordine del giorno e ci sono altri argomenti di carattere regionale iscritti a discussione, e’ parso ai più una sorta di “rinvio strategico” del dibattito. E’ possibile che l’argomento possa essere preso in esame dopo le Regionali del 5 novembre che daranno alla Sicilia un nuovo governo e, comunque vada, apriranno un ogni caso una nuova stagione politica e amministrativa a Palermo. Senza contare che a Taormina tra un mese si terrà un altro G7 e sarebbe problematico realizzarlo smantellando adesso l’opera che comunque la Soprintendenza ha in maniera perentoria definito come “abusiva” e “non conferme urbanisticamente”.
Intanto il Commissario per le Opere del G7, il Prefetto Riccardo Carpino ha fatto sapere che e’ stato dato mandato all’avvocatura dello Stato per presentare ricorso al Tar. “Pur senza entrare nel merito delle questioni tecniche – ha detto Carpino -, tengo a precisare che la sua realizzazione è stata effettuata nella piena legittimità e sulla base di quanto ha chiesto la Regione e il Comune in sede di conferenza di servizi, nel rispetto delle prescrizioni da quella sede dettate. Più volte, sin dal 30 Giugno, a seguito di una nota della Sovrintendenza regionale in relazione alla durata della temporaneità, ho varie volte sollecitato la Regione Siciliana ad esprimersi considerato che l’assetto del territorio, l’approvazione o meno della variante o l’eventuale demolizione dell’elipista (cui, nel caso, la stessa Regione in sede di conferenza di servizi si era impegnata a provvedere) non può che competere agli organi ordinari”. “A fronte di un provvedimento della Sovrintendenza che ritengo illegittimo – ha concluso il Commissario -, nel pieno rispetto delle regole così come sinora è avvenuto, ho incaricato l’Avvocatura dello Stato a proporre ricorso innanzi al Tar dove la questione troverà la sede naturale per la sua soluzione”. In definitiva, da Roma a Palermo, passando per Catania e Taormina, tra ricorsi e pareri in attesi di un giudizio, insomma, adesso chissà quando si potrà avere un esito chiaro e definitivo in questo vicenda.