Roccalumera – Meno di tre mesi per l’udienza preliminare legata all’assassinio di Roberto Scipilliti, il vigile del fuoco 57 anni di Roccalumera rinvenuto cadavere il 5 gennaio scorso in contrada Rina del comune di Savoca. Il giudice per le indagini preliminari Simona Finocchiaro ha fissato l’udienza per il 1° dicembre presso il Tribunale di Messina. Tre gli imputati: Fabrizio Ceccio 44 anni di Pagliara attualmente trattenuto nella casa circondariale di Barcellona, Fortunata Caminiti 48 anni di Mandanici, sottoposta agli arresti domiciliari a Pagliara e Letterio Scionti 51 anni di Messina. I primi due devono rispondere di omicidio aggravato in concorso e occultamento di cadavere; Scionti per favoreggiamento.
Riportiamo il comunicato che i Carabinieri hanno diffuso dopo l’arresto dei due complici:
“I Carabinieri di Messina stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Messina, dott. Eugenio FIORENTINO, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Messina, D.ssa Antonella FRADÀ, nei confronti della coppia Fortunata CAMINITI e Fabrizio CECCIO, ritenuti responsabili dell’omicidio di SCIPILLITI Roberto e dell’occultamento del cadavere, nonché di porto illegale di armi da fuoco. Il provvedimento restrittivo segue la convalida del fermo di indiziato di delitto eseguito dai Carabinieri di Messina il 25 gennaio scorso nei confronti della donna, autrice – con il compagno CECCIO Fabrizio – dell’omicidio del Vigile del Fuoco SCIPILLITI Roberto, scomparso dal lungomare di Santa Teresa di Riva (ME) nel pomeriggio del 5 gennaio 2017 e rinvenuto cadavere nelle campagne di Savoca (ME), località Rina Superiore, nella serata del successivo 14 gennaio”.