Il Comune di Taormina prova a dare ossigeno alle casse asfittiche del Consorzio Rete Fognante. E’ stata infatti versata nelle scorse ore dagli uffici di Palazzo dei Giurati la quota relativa ai mesi di giugno e luglio 2017, corrispondente a 179 mila 369,82 euro. Il tutto rientra nell’ambito della delibera di Giunta del 30/12/2016, che aveva assegnato all’Area Economico Finanziaria del Comune, la somma di Un milione 214 mila 056,76 euro da versare per l’anno 2017 al Consorzio Rete Fognante come pagamento delle quote di compartecipazione alle spese di gestione.
In questo anno Taormina ha effettuato i propri versamenti con puntualità, destinando 179.369,82 euro relativi ai mesi di gennaio e febbraio, poi 89 mila 684,91 euro relativi al mese di marzo e lo stesso importo per il mese di aprile e poi per quello di maggio. Si tratta, come detto, di “ossigeno” per il Consorzio, che ha accumulato sino a 2 milioni 800 mila euro non versati dai quattro Comuni, di Taormina, Giardini, Letojanni e Castelmola, con le maggiori sofferenze che hanno riguardato in particolare i mancati versamenti da parte del Comune Naxiota.
La Rete Fognante, da poche settimane passata alla presidenza di Bruno De Vita, necessita di liquidità di cassa per affrontare tutta una serie di pagamenti e di spese rimasti bloccati proprio a causa dei mancati trasferimenti da parte dei quattro Comuni. L’ente consortile sin qui si è trovato a dover affrontare problemi come i ritardi nei pagamenti al personale ed un pignoramento per 530 mila euro posto in essere dalla ditta che sino a qualche anno fa si occupava della gestione degli impianti, prima che venisse avviata la gestione in house. L’Enel vanta crediti per 1 milione di euro e si è anche corso il rischio di un distacco dell’energia elettrica. Appare, quindi, necessario che i Comuni siano puntuali nei trasferimenti al Consorzio