S.Teresa di Riva – Il Pte di S.Teresa, tranne i sette medici in servizio che sono dei veri professionisti, e i dodici autisti, versa in una situazione di estremo disagio. Non ci sono farmaci, né garze, né altre medicine per il pronto intervento. Non solo, dall’Asp hanno avuto l’ordine tassativo di attenersi all’orario di lavoro, dalle ore 8 alle 20 e dopo sbarrare i cancelli e non aprire più a nessuno, tranne per le chiamate del 118. “Ma come si fa a lavorare in queste condizioni, ha dichiarato il dott. Grillo, dal momento che è stata chiusa la guardia medica. Per cui i cittadini che di notte si sentono male, si devono rivolgere alla guardia medica di S.Alessio Siculo, oppure andare a Furci Siculo. E quando di notte un cittadino di S.Teresa suona il campanello e chiede assistenza perché si sente male, che dobbiamo fare?” Per queste dure regole imposte dall’alto, i medici del Presidio Territoriale di Emergenza di S.Teresa di Riva spesso vengono minacciati e a volte anche denunciati. La colpa ovviamente ricade sull’Asp, sorda ad ogni richiesta e cinica nei confronti di chi dà l’anima per dare aiuto e assistenza alle persone che stanno male (fino a questo momento hanno avuto assistenza medica 1489 persone). L’Azienda Sanitaria Provinciale continua ad ignorare i disagi cui vanno incontro di notte i cittadini di S.Teresa che si sentono male e che hanno bisogno di assistenza. E la gente del posto non conoscendo queste direttive se la prende spesso con i medici del 118, che non hanno colpa. Chiediamo al sindaco di intervenire urgentemente presso le autorità competenti per risolvere questo delicato caso, nell’interesse della cittadinanza, degli ammalati e delle fasce più deboli. Perché non è ammissibile, nel 2017, che un cittadino di S.Teresa che si sente male nel corso della notte debba ricorrere alla guardia medica di Furci o di S.Alessio. Vergognoso.