SANTA TERESA DI RIVA – Ridurre le tasse si può. Il gruppo consiliare di minoranza “Insieme per cambiare” di Santa Teresa di Riva ha depositato in municipio una proposta di deliberazione per ridurre l’Imposta municipale unica sugli immobili compensando il minor gettito per il Comune con la riduzione delle spese superflue. È la richiesta da sottoporre al Consiglio comunale indirizzata al presidente dell’assemblea cittadina, al sindaco e al segretario comunale.
Il consiglieri Lucia Sansone, Antonio Scarcella, Carmelo Casablanca, e Giuseppe Migliastro hanno ricordato come la precedente Amministrazione, appena insediatasi nel 2012, aumentò l’aliquota di base dell’Imu portandola dallo 0,76%, standard fissato dallo Stato, all’1,06%, giustificando tale aumento “con il tormentone della situazione debitoria dell’Ente che oggi – sottolinea l’opposizione – come è stato declamato nella scorsa campagna elettorale, chiuderebbe un bilancio positivo e quindi non sussistono più quelle condizioni di deficitarietà tali da giustificare il permanere dell’aliquota Imu al massimo consentito dalla legge”. I quattro consiglieri rilevano quindi che l’aliquota dell’imposta sugli immobili possa pertanto essere ridotta a partire dall’1 gennaio 2018 dall’1,06%, confermata nel 2014, allo 0,76%, “a beneficio di tutti i cittadini compresi i non residenti”. I componenti di “Insieme per cambiare” hanno inoltre chiesto che il Consiglio comunale “demandi all’Amministrazione, occorrendo all’atto della predisposizione dello schema di bilancio 2018/2020, dopo aver udito i gruppi consiliari, il taglio delle spese superflue e non indispensabili al fine di garantire il permanere di tutti gli equilibri di bilancio”. Chiesta inoltre la trasmissione della proposta di deliberazione al responsabile del Servizio interessato, al responsabile del Servizio Finanziario e al Collegio dei revisori dei conti per l’acquisizione dei pareri tecnici di rispettiva competenza. L’ultima delibera per la determinazione dell’aliquota Imu risale al giugno del 2014 confermando l’aliquota ordinaria all’1,06 per cento.