SANTA TERESA DI RIVA – Il Comune di Savoca ha ricevuto dall’Inner Wheel Messina il riconoscimento di comune virtuoso per avere abbattuto molte barriere architettoniche, mentre Santa Teresa di Riva indossa la maglia nera. Il nostro comune è tra quelli che in questi ultimi cinque anni, nonostante gli impegni e le promesse, non ha abbattuto alcuna delle antiche barriere per i diversabili (piazza Municipio, tra tutte), anzi ne ha create delle altre. Come in municipio dove alcuni anni fa è stato eliminato l’accesso facilitato per i diversamente abili, essendo quello spazio necessario per le aule degli studenti dello scientifico. Scelta doverosa (quella di nuove aule per far fronte alla carenza nel plesso principale), ma assolutamente odiosa quella di eliminare il passaggio verso l’ascensore dei disabili in carrozzina. E questo nonostante lo si sia reclamato più volte.
Piazza V Reggimento Aosta è il monumento contro la diversabilità. Ci sono scale per accedere ai due livelli, quello verso il Lungomare e quello verso il Corso regina Margherita, ci sono scale per accedere al Municipio. Off limit per le carrozzine, quindi.
Cinque anni di impegni, promesse, assicurazioni, cinque anni in cui l’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva non è riuscita ad abbattere una – dicasi una – barriera, ostacolo insormontabile per i disabili in carrozzina o di mamme con carrozzine. Simbolo di questa disattenzione sono il Municipio, la piazza centrale, il cimitero centro, molti dei marciapiedi sul corso principale, alcune piazze importanti nella nostra comunità. Piazza e Municipio sono terre proibite per disabili e carrozzine di neonati: tre scalinate le fanno off limits.
E dire che un paio d’anni fa il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità una mozione (firmata anche dall’attuale presidente del consiglio) con la quale si impegnava l’amministrazione comunale a far redigere un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche in tutto il territorio comunale. Una sorta di “piano regolatore” a tema, per l’abbattimento delle barriere architettoniche” in modo da trasformare Santa Teresa di Riva in un paese “vivibile” sotto questo punto di vista e accessibile a tutti. Cominciando con l’imporre a chi apre nuove attività o nuove strutture di abbattere gli ostacoli architettonici. Una nuova dimensione di convivenza civile nel rispetto dei diritti di tutti.
Vecchi e nuovi amministratori sono stati e sono costantemente sollecitati a trovare una soluzione facendo realizzare quelle rampe che eliminerebbero il problema. Ma non si muove nulla, tranne progetti di massima che restano sulla carta.
