Il deputato Giovanni Ardizzone, attuale presidente dell’Ars, e l’ex deputato Marcello Bartolotta, attuale sindaco di Limina, sono stati “cancellati” ieri dalla Procura di Palermo assieme ad altri 43 indagati, dall’accusa di illecito uso dei fondi dell’Ars nella scorsa legislatura.Tre anni dopo l’avvio di quella max-inchiesta che coinvolse 97 deputati o ex deputati, c’è stata una sola condanna: Innocenzo Leontini, ex capogruppo del PdL, al quale in primo grado, con il rito abbreviato, era stata inflitta una condanna a due anni per peculato.
La magistratura contabile ha invece ondannato tutti gli ex capogruppo sui quali aveva aperto una inchiesta. Le sentenze definitive, dopo il primo grado e l’appello, riguardano l’ex deputato Cateno De Luca, attuale sindaco di Santa Teresa di Riva.
Cateno De Luca, come si ricorderà, era stato condannato a risarcire 13mila euro alla Regione. La sentenza (225/2016) riguardava il giudizio di responsabilità promosso dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per un danno erariale derivante dal non corretto utilizzo dei fondi erogati dall’Assemblea Regionale ai Gruppi Parlamentari, nel corso della XV Legislatura (25 maggio 2008 – 20 dicembre 2012). La Procura erariale aveva citato in giudizio l’on. Cateno De Luca, presidente fino al 15 febbraio 2011, del gruppo parlamentare “Grande Sud”, già “Forza del Sud”, costituito il 12 ottobre 2010.