FURCI SICULO
La Furci calcistica di certo non sta vivendo un campionato esaltante. Per i furcesi un’altra partita da dimenticare contro il Fiumedinisi. Negli ultimi vent’anni questo è il campionato peggiore in termini di risultati per una squadra di Furci che attualmente è terz’ultima in classifica. I giallorossi, sempre prendendo in esame il post Acr Indipendente, ovvero dal 1999 in poi in qualsiasi categoria disputata, hanno sempre disputato campionati di vertice, al massimo mezza classifica tranne due volte. Una con l’Atletico Furci del presidente Settimo (squadra che dalla Terza Categoria in quattro anni arrivò in Promozione) quando proprio l’ultimo anno di Promozione vinse i play out per uno a zero contro l’Aci S.Antonio grazie alla rete di Oliveri e si salvò, per poi cedere il titolo al Limina di Albino Saglimbeni. Un’altra volta l’Asd Furci del presidente Pino in Prima Categoria l’ultima giornata sconfisse uno a zero il Lipari grazie alla rete di Proteggente ed evitò di disputare i play out ottenendo una salvezza tranquilla arrivando quint’ultima. Quella squadra in seguito disputò ottimi campionati di Prima Categoria per poi fare una fusione col Santa Teresa. Adesso partendo dal presupposto che si deve soltanto ringraziare la dirigenza attuale e l’allenatore perché è solo grazie a loro che a Furci continua ad esserci una squadra di calcio, si rischia però di cadere nell’anonimato e di spegnersi presto, perché senza nuove idee ed un adeguato settore giovanile alla lunga non si va da nessuna parte. Partiamo dal primo punto, la struttura. Il “Luigi Papandrea” è obsoleto, sporco, senza fari. Secondo punto, se non si allestisce un buon settore giovanile, con tecnici preparati e ben organizzato non si va da nessuna parte. Terzo punto ci vuole una dirigenza preparata e vogliosa di costruire qualcosa di importante, economicamente forte quanto meno per arrivare stabilmente in Prima Categoria. Per fare tutto ci vuole però un’amministrazione che si interessa della squadra, cosa che francamente è accaduta raramente negli ultimi vent’anni. In più ci vogliono degli sponsor forti ed a Furci ci sono visto che in passato hanno anche finanziato squadre di altri paesi. La domanda è questa: Perché l’assessore allo sport non organizza una riunione con tutti i commercianti del paese, con il sindaco la dirigenza attuale per cercare di costruire qualcosa di importante puntando sui giovani di Furci? Infatti l’importante è questo perché con i calciatori furcesi di certo si può restare stabilmente in Prima Categoria per poi puntare in futuro anche alla Promozione. L’Acr Indipendente dopo essere stata la squadra punto di riferimento del comprensorio ionico, è arrivata fino alla Promozione e poi è fallita. Dopo anni Pippo Settimo ha riportato il calcio a Furci con l’Atletico, arrivando in Promozione. Poi il titolo venne venduto al Limina. Dopo arrivò l’Asd Furci di Ciccio Pino che arrivò in Prima Categoria e poi ci fu la discutibile fusione col Santa Teresa. L’Anjali Furci partì con grandi aspettative, disputò un buon torneo di Terza Categoria, ma durò soltanto un anno. La Nuova Indipendente arrivò in Prima Categoria ma poi non continuò la propria avventura. Adesso il Calcio Furci che dopo aver conquistato con i ripescaggi la Seconda Categoria si appresta a chiudere questo torneo. Il prossimo anno i tifosi sperano in qualcosa di importante. Due persone che potrebbero far comodo in quanto giovani, freschi, preparati e soprattutto furcesi sono senza dubbio Giovanni Ruggeri e Francesco Carpillo. Il primo è un allenatore con idee innovative. Stessa cosa anche il secondo che però è ancora un forte attaccante che poteva fare comodo quest’anno. Di certo due così sarebbe meglio coinvolgerli sia a livello tecnico che dirigenziale in un nuovo progetto anche perché se non si punta sui paesani bravi e competenti vuol dire che non si ha la voglia di costruire qualcosa di importante, rischiando di restare indietro di vent’anni.
Il Furci tornerà ad essere protagonista?
