“Sembra ormai che delle tante opere che erano previste – sottolinea Zanna – sia rimasta solamente la costruzione dei due eliporti, la cui collocazione, quanto mai insensata per molteplici ragioni di opportunità e sicurezza, dovrebbe essere oggetto di ripensamento, mentre non si parla più del rifacimento del manto stradale dell’autostrada. Il territorio di Taormina è un territorio estremamente fragile dal punto di vista idrogeologico e dunque il G7 avrebbe dovuto essere una grande occasione almeno per alcuni dei lavori necessari per il risanamento e la messa in sicurezza del comprensorio, ma sembra che della vera sicurezza nessuno intenda occuparsi preferendo lavori di maquillage, come l’inutile rimaneggiamento della strada per il Teatro greco romano, giustamente bloccata dalla Soprintendenza. Ma, siamo convinti che non sia ancora troppo tardi per poter fare almeno qualcuno di quei lavori di cui Taormina (e il suo comprensorio) hanno un disperato bisogno”.
Legambiente ha, quindi, organizzato, insieme al mecenate Antonio Presti, per il prossimo venerdì, 24 febbraio, un incontro con tutte le associazioni e realtà locali alla Villa Comunale, dalla quale far partire una forte richiesta della cittadinanza affinché il suo territorio venga rispettato e valorizzato.