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domenica, Novembre 24, 2024
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Tristezza nelle famiglie che stentano a sopravvivere: Chiude la mensa per i poveri. 

ROCCALUMERA – La mensa dei poveri, battezzata “Mensa della Fraternità” gestita dalla cooperativa Rinascita, di cui è presidente Gianni Crementi, ha chiuso battenti. Una pagina triste per chi da anni si prodiga, sotto forma di volontariato,  in difesa dei meno abbienti e delle famiglie povere. Ma una porta si chiude ed una si apre, per chi a Roccalumera convive con la povertà. Teresa Brancato responsabile dell’associazione “E Berta Filava” che gestisce lo Smistausato ha messo a disposizione il suo ristorante, per continuare questo servizio gratuito per chi a mezzogiorno non ha niente da mettere a tavola. “Attualmente il locale sarà a disposizione delle famiglie povere una volta la settimana – ha dichiarato la Brancato – per i pasti caldi di mezzogiorno, successivamente con l’aiuto di altri volontari il servizio potrà essere intensificato, fino ad ospitare gratuitamente tre volte la settimana quanti vivono in povertà”.  Possibile che a Roccalumera debbano essere i privati a dare aiuto alle persone  disagiate?  Lo Smistausato si è dovuto trasferire a Furci Siculo perché l’associazione “E Berta Filava” non è più riuscita a pagare le tasse; La mensa per i poveri, gestita dalla cooperativa Rinascita, ha dovuto sbarrare il portone d’ingresso perché le amministrazioni comunali del comprensorio, compresa l’Unione dei Comuni, si sono lavati le mani, dopo aver promesso mare e monti.

Certo, gestire un servizio del genere non è impresa facile, anche perché le spese ci sono ed i privati non sempre hanno la possibilità di mettere mano in tasca e pagare. La mensa per i poveri, inaugurata lo scorso anno, aveva preso posto nello stabile dell’orfanotrofio, messo a disposizione dalle suore della parrocchia di S.Antonio.  Tre volte la settimana offriva piatti caldi ad oltre trenta persone, finchè ha dovuto chiudere battenti. Adesso è scesa in campo l’associazione “E Berta Filava” che intende continuare questo servizio a favore delle famiglie povere di Roccalumera. Ma fino a quando?  La Brancato grazie ai proventi relativi alla vendita dei suoi libri riesce a tenere in piedi questa struttura, ma in futuro se non ci saranno gli interventi di Enti o Comuni si rischia nuovamente di capitolare.  

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