Dal Simeto all’Agrò. Da Santa Teresa di Riva a Roccafiorita, tutti i comuni della Riviera e della Valle d’Agrò hanno aderito alla candidatura di Taormina e dell’area Alcantara – Agrò quale “Riserva della Biosfera” del programma Mab dell’Unesco. Ieri a Taormina la presentazione del piano di gestione che è stato inoltrato al Ministero dell’Ambiente per il riconoscimento. L’area prevista per la candidatura a riserva si estende dal fiume Simeto fino alla Valle d’Agrò compresa. I comuni partner sono Antillo, Calatabiano, Casalvecchio, Castelmola, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Forza D’Agrò, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Letojanni, Graniti, Limina, Malvagna, Mojo Alcantara, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Randazzo, Roccafiorita, Roccella Valdemone, S. Alessio Siculo, S. Teresa di Riva e Savoca.
Le riserve della biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali: ciò comprende attività di ricerca, controllo, educazione e formazione. Tutte queste attività realizzano l’Agenda 21, la Convenzione sulla Diversità Biologica ed altri accordi internazionali. Le prime iscrizioni al programma MAB di riserve italiane risalgono agli anni ’70 e riguardano aree la cui conservazione è mirata al mantenimento e salvaguardia della loro biodiversità.
L’iter di candidatura è molto articolato e prevede il coinvolgimento della CNUI e del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.
La decisione finale è competenza degli Uffici dell’International Coordinating Council of the MAB Programme che si riunisce periodicamente.
In tutto il mondo vi sono attualmente 669 Riserve della Biosfera in 120 Paesi, di cui 14 in Italia. Nel 2016 è stata inserita la Collina del Po in Piemonte. Nessuna riserva in Sicilia. Quella di Taormina Alcantara Agrò sarebbe la prima.
