Pari e patta tra Casalvecchio e Fasport, al termine di una partita molto combattuta. Gli ospiti confermano, per 10/11, gli stessi uomini che bene avevano fatto nella trasferta contro il Cus Unime. L’unica novità è rappresentata da Giuseppe Manganaro, che prende il posto dello squalificato Luigi Freni. Appena iniziata la partita, gli italo-scalettesi si portano subito in vantaggio. Punizione conquista, sulla trequarti destra, da Zouhir, sul punto di battuta proprio Manganaro, che disegna una melodia che non va più via. La traiettoria scende nell’angolo basso della porta difesa da Crimi. Il goal iniziale stordisce un po’ i casalvetini, che lasciano il controllo del gioco al Fasport, senza subire troppo. Riescono ad invertire la rotta solo al 25’, quando Stefano Triolo, dalla trequarti, scodella in mezzo, trovando la testa di Orazio Vittorio, che anticipa tutti e mette dentro. La rete scuote il Casalvecchio, che prende in mano la partita e mette in grossa difficoltà Cassisi e compagni. E’ sempre Vittorio il più pericoloso. Al 30’ tenta la zampata vincente, su assist di Carmelo Casablanca, ma la palla esce fuori di poco. Cinque minuti più tardi, lanciato a rete, approfitta di una presa difficoltosa di Geraci e calcia, defilato, mandando a lato. Si chiude così il primo tempo.
Nella ripresa il mister Geraci cerca di dare più compattezza alla squadra, passando al 4-4-2, con Tavilla ad aiutare Caminiti in mezzo al campo, con ai lati Di Leo e Manganaro (Sorrenti e Zouhir le punte). La squadra sembra reagire bene al cambio modulo.
La prima occasione della ripresa è a firma italese, con Di Leo, lanciato in profondità da Sorrenti, che calcia alto. Ma il Casalvecchio è sempre vivo. Un altro traversone dalla trequarti, mette nuovamente Orazio Vittorio a tu per tu con Geraci, ma il colpo di testa è alto. Ancora padroni di casa pericolosi, con un tiro da fuori di De Clo che, dopo essere stato deviato da Ciuperca, si spegne a lato. Intanto il mister Geraci è costretto ad operare un cambio, in quanto il capitano Sorrenti non riesce a proseguire la gara (non era al meglio) ed entra così Roma, che si piazza al centro del campo, con il ritorno di Tavilla avanti. La reazione del Fasport porta la firma di Zouhir, che cerca di involarsi sulla fascia, saltando secco tre avversari, la palla messa in mezzo però è preda di un difensore casalvetino, che spazza in angolo con qualche rischio. Ma il Casalvecchio, approfittando di una palla a due sulla trequarti, trova il goal del vantaggio. La firma è di De Clo che, dopo aver tentato di scavalcare Geraci con un pallonetto (buoni i riflessi del portierino scalettese), insacca sulla ribattuta. Dopo pochi minuti, svolta nel match. Viene espulso Giuseppe Cassisi per proteste e Fasport in dieci. Altro cambio tattito di mister Geraci, che fa entrare Benone e piazza la difesa a tre, con Tavilla spostato dietro (un vero jolly, attaccante, centrocampista e difensore oggi). Ma l’inferiorità numerica responsabilizza ancor di più il Fasport, che gioca concentrando e prende in mano le redini della gara, con il Casalvecchio molto stanco. Zouhir impegna di testa Crimi, sarà angolo. Dalla bandierina mette in mezzo Andrea Cassisi e lo stesso Zouhir sigla il pareggio, staccando di testa ed anticipando tutti. Nel finale il Fasport tenta il tutto per tutto nel tentare la vittoria, che avrebbe del clamoroso, per come si era messa la partita.
Un pari alla fine tutto sommato giusto, considerando che, nel primo tempo, dopo lo svantaggio, il Casalvecchio stava controllando la gara senza affanni, creando molte occasioni e portandosi sul due a uno. Ma la reazione del Fasport è stata importante. I cambiamenti tattici di mister Geraci, uniti anche alla forza morale dei suoi ragazzi, che hanno lottato anche quando sono rimasti in 10, sono stati fondamentali per recuperare una partita difficile. La compagine italo-scalettese è uscita indenne da due trasferte insidiose. Tutto di buon auspicio per il proseguo del campionato. Il Casalvecchio d’altro canto ha dimostrato di proseguire nel trend positivo dell’ultimo periodo e, soprattutto, di essere totalmente un’altra squadra, rispetto a quella che aveva iniziato il campionato.