FURCI SICULO – Non chiude lo “Smistausato” di Roccalumera. Si è trasferito a Furci, dove continua a vestire povere famiglie, extracomunitari e cittadini che vivono soli ed emarginati. E così un esercito di persone ha tirato un sospiro di sollievo, non appena a conoscenza della nuova apertura di questo locale, dopo una breve chiusura, l’unico tra Messina e Taormina, che dona gratuitamente cappotti, giacche, scarpe, pantaloni, camice, maglioni ed indumenti intimi a quanti annaspano nella povertà. La sede da Roccalumera adesso è stata impiantata a Furci Siculo, lungo la frequentata via Cesare Battisti. Non appena ha aperto i battenti, un paio di giorni fa, si sono presentati due extracomunitari a piedi scalzi e sono stati subito vestiti, donando loro anche dei giubbotti e guanti. Lo “Smistausato” ha chiuso battenti a Roccalumera perché nessuno ha teso una mano, nessun Comune, dopo ripetute richiesta di Teresa Brancato, responsabile dell’associazione E Berta Filava che lo gestisce, ha elargito un contributo, e quindi non potendo più pagare acqua, luce, tassa sulla casa e sulla spazzatura, affitto, si è dovuta spostare nel paese limitrofo. Ma adesso come fa a sopravvivere lo “Smistausato” nella nuova sede di Furci?. “Oltre l’aiuto di alcuni benefattori – ha dichiarato la Brancato – devolvo i proventi ricavati dalla vendita dei miei libri all’associazione E Berta Filava. Sono pochi, però riusciamo a pagare le spese vive. Non possiamo chiudere, perché continuano a venire nella nostra sede tantissime persone che hanno bisogno di vestirsi, colpa anche della continua crisi finanziaria che ha messo sul lastrico tantissime famiglie”. Oltre a vestire giovani ed anziani gratuitamente lo “Smistausato”, dell’associazione E Berta Filava, copre pure le esigenze dei vecchietti (con i pannoloni) e dei bambini (con passeggini e tutine) per cui la fila davanti la nuova sede di Furci Siculo continua con corposa frequenza .