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Sterilizzatrice per il Pte, dono dell’associazione “Riciclare è meglio che inquinare”. Solidarietà, e non solo

SANTA TERESA DI RIVA – Da un anno e mezzo aspettano che l’Asp5 provveda a sostituirla, nel frattempo i medici del Pte e del 118 di Santa Teresa di Riva hanno dovuto rinunciare ad intervenire per piccole suture, costringendo i pazienti ad emigrare presso il pronto soccorso dell’ospedale di Taormina, intasandolo inutilmente. Stiamo parlando della sterilizzatrice per i ferri chirurgici in dotazione (si fa per dire) al Pte di S.Teresa, che ha smesso di funzionare un anno e mezzo fa senza che l’Asp5, nonostante i solleciti, abbia provveduto a sostituirla o farla riparare.

Situazione incresciosa. Ma se la mano pubblica fa orecchio da mercante, l’appello lanciato dai medici del Pte di S.Teresa è stato raccolto da una associazione di volontariato tutta al femminile che opera a Santa Teresa di Riva, “Riciclare è meglio che … inquinare”, presieduta dalla dottoressa  Nuccia Barresi, che con i proventi ottenuti dalla vendita durante i mercatini natalizi, di piccoli oggetti realizzati dalle socie, ha comprato una sterilizzatrice per ferri chirurgici ultimo modello e sabato 7 gennaio la donerà al personale del Pte. La cerimonia di consegna si terrà alle ore 10 nell’aula consiliare del comune di Santa Teresa di Riva alla presenza degli amministratori, dei medici e a quanto pare di un rappresentante dell’Asl5.

Ma ci sono delle riflessioni da fare. L’inservibilità della sterilizzatrice, come è facile comprendere, ha messo in serie difficoltà i medici del presidio di S.Teresa che con assiduità sono chiamati ad interventi che richiedono tempestività di decisioni. Non potere utilizzare un “ferro” perché non sterilizzato, ancorché vecchio e usurato, è un rischio che nè medici né pazienti si possono permettere.

Negli ospedali e nei presidi ce ne sono a decine di queste macchine, sarebbe bastato solo un ordine di servizio per trasferirne una  a Santa Teresa, che non è un presidio del terzo mondo, ma un piccolo pronto soccorso al centro della Riviera Jonica dove confluiscono utenti da tutto il comprensorio. I numeri parlano chiaro.

 Nel corso del 2016 il servizio del Pte è stato chiamato in causa quasi 3000 volte. Se il paziente si stabilizza e non si richiede il trasferimento al pronto soccorso, il trattamento si conclude in sede. Il territorio di competenza va da Sant’Alessio a Roccalumera, compreso l’hinterland. Ed a S.Teresa confluiscono anche le ambulanze che non hanno medico a bordo e che quindi devono portare il paziente al Pte per le cure cui necessita, stabilizzato e nel caso trasferito in ospedale.

Numeri importanti che meriterebbero maggiore considerazione da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale.

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