E’ un bel risultato quello raggiunto dalla coordinatrice sig.ra Nunziata Passari, da tutti appellata Titina, e dai suoi collaboratori: per il ventesimo anno Alì Terme si conferma rinomata location di esposizione di presepi provenienti non solo da appassionati dei comuni viciniori ma finanche da Messina. La Mostra in corso nei locali del Centro Diurno, inaugurata lo scorso venerdì e che si protrarrà fino all’Epifania, è visitabile tutti i giorni dalle ore 17.00 in poi. Alcune interessanti novità ma anche qualche vecchio presepe riproposto vista l’importante ricorrenza: circa 25 i lavori esposti, ma non solo presepi, anche quadri in pachwork realizzati dalla stessa Passari, un maestoso albero di Natale all’ingresso con presepe incastonato realizzato da Santino e Carmelinda Fiumara di Nizza Sicilia, un quadro in cristalli di quarzo frutto del lavoro di Tatiana Charnetskaya, la visione onirica e al contempo minimalista dell’artista locale Giovanni Trijolo, e molto altro. Due i presepi di stampo tradizionale meglio noti come orientali, quello realizzato dalla Passari e un altro da un professionista locale il Dott. Rosario Busà, numerosi invece i presepi popolari. Fra le proposte più originali un presepe realizzato con sola pasta, uno con sole viti e bulloni frutto della fantasia dell’aliese Saro Di Blasi; lo stesso artista ha proposto un futurista presepe realizzato con l’uso di rete metallica dall’impatto visivo molto suggestivo. Di rilievo anche la cosiddetta “cona”, la ricostruzione di un’Edicola Votiva ad opera di Vincenzo ed Antonio Cappo, e poi, un Diorama incastonato in una pagina del Vangelo di Matteo, un “pagghiareddu” in memoria del compianto Mimmo Villari, un altro realizzato all’interno di una vecchia lavatrice. Come di consueto fa’ bella vista di sé il presepe che raggruppa alcuni personaggi storici del paese di Alì Terme per opera di Graziella Mortellaro (la stessa si auto-riproduce all’interno dello stesso come fosse un regista cinematografico) nel quale fanno il loro esordio i compianti Anna Interdonato, Mario Filosa, Giovanna Calmo e Don Cosimo Briguglio accanto ai personaggi degli scorsi anni. Questo e tanto altro grazie alle capacità artigianali dei vari Pippo e Biagio Aloisi, Rosaria Molino, Francesca Visalli, Carmelo e Filippo Famà, Fortunato Pistello, Marcella Natoli, Franco D’Arrigo, Antonio Calabrese, Filippo Davì e molti altri ancora. Venti anni di lavoro e organizzazione che tuttavia si fanno sentire sulle spalle della sig.ra Passari che vorrebbe, dopo un lasso di tempo così lungo, cedere la mano a qualche altro appassionato capace di continuare a rinverdire e rinfoltire questa tradizione aliese, insomma è pronta a lasciare purché in buone mani.