FURCI SICULO – Il sindaco Sebastiano Foti sta varando un progetto per rafforzare gli argini del torrente Savoca. Soprattutto vuole alzarli almeno di un metro, considerato che venerdi scorso, durante il violento nubifragio, le acque del Savoca in piena hanno quasi lambito il muro d’argine. Un eventuale straripamento significherebbe la distruzione di una parte del paese, dove villette ed abitazioni sono state costruite sotto il livello del torrente. E c’è paura, tanta paura, ogni volta che il Savoca si gonfia e minaccia l’abitato. “Soldi al Comune non è abbiamo – ha dichiarato l’assessore Concetto Ralli – però stiamo attivando tutte le procedure per ottenere un finanziamento rapido e poter così innalzare il muro d’argine, che divide il letto del torrente dal centro abitato. Perché non si può vivere sempre con questo paura addosso. Ultimamente la piena del torrente è arrivata quasi a lambire l’argine, sessanta, settanta centimetri ancora e l’avrebbe scavalcato. Per cui ci stiamo attivando in tutte le direzione per recepire la somma necessaria per rafforzare ed innalzare il muro d’argine, soprattutto in questi punti dove potrebbe essere più vulnerabile”. L’alluvione del 25 novembre scorso ha causato seri danni in tutto il paese, tra cui la strada che porta nelle frazioni Grotte e Calcare, rimaste isolate per qualche giorno, ma lo spavento maggiore veniva dal torrente, su cui si vuole intervenire al più presto per alzare le barricate in vista di un altro possibile nubifragio. “Solo a guardarlo ci metteva paura – ha detto infine l’assessore Ralli – perché con la macchina andavamo castamente lungo la strada che lo fiancheggia per accertarci sulla piena del torrente. Adesso c’è la necessità di intervenire al più presto per dare soprattutto sicurezza alla cittadinanza”.