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mercoledì, Ottobre 23, 2024
HomeAttualitàCastelmola, nuova frana in contrada Cuculunazzo. 8 famiglie a rischio sgombero

Castelmola, nuova frana in contrada Cuculunazzo. 8 famiglie a rischio sgombero

Dramma sfiorato a Castelmola dove una frana ha interessato stamattina la zona di contrada Cuculunazzo. Alcuni massi sono infatti caduti dal costone che sovrasta il borgo turistico e si affaccia sulla via Leonardo da Vinci. I massi si sono staccati intorno alle ore 8 mettendo a rischio le abitazioni della zona, e per l’esattezza cadendo a poca distanza dalle villette dove risiedono otto nuclei abitativi.

Un sopralluogo effettuato dal sindaco Orlando Russo con i funzionari dell’Ufficio Tecnico comunale ha rilevato la criticità della situazione in una zona che era stata interessata da una frana già tre anni fa e dove vennero eseguiti alcuni lavori finanziati dalla Regione per un importo di 400 mila euro.

Russo ha richiesto adesso un sopralluogo del Genio Civile: “verranno nelle prossime ore a verificare la situazione, e anche in base a questo accertamento si deciderà se sarà necessario disporre lo sgombero delle otto famiglie che risiedono in zona e potrebbero trovarsi in una condizione di rischio in presenza di questa frana”. Già nel 2013, come detto, si verificò la caduta di alcuni massi che avrebbero potuto mettere a rischio la vita dei residenti di contrada Cuculunazzo e della via Leonardo da Vinci. La frana di adesso, avvenuta in pieno giorno, poteva rappresentare un serio pericolo per i residenti ma anche per chi si fisse trovato in zona.

“A questo punto – conclude Russo – ci auguriamo che le Istituzioni possano starci vicino e darci una mano subito e in modo fattivo. Avevamo eseguito alcuni lavori di ingabbiamento del costone con i 400 mila euro finanziati dalla Regione ma questo ulteriore smottamento si è verificata più a monte rispetto al tratto già messo in sicurezza. Ho informato il Prefetto di Messina sui fatti di queste ore ed inoltre ci siamo anche mossi per comunicare con l’assessorato al Territorio ed Ambiente ed affinché possa esserci un sopralluogo della Protezione Civile”.

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