I destinatari della misura cautelare
La misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stata applicata dal giudice per le indagini preliminari, Monica Marino, solo a 16 dei 65 indagati. Si tratta di Carmela Crisafulli, Maria Antonia Toscano, Domenico Finocchio, Monica Beatriz Foti, Antonietta Interdonato, Silvana Chillemi, Lucia Riggio, Santa Lino, Carmelo Caminiti, Carmelo Briguglio, Rosaria Sgroi, Antonino Triolo, Carmelo Fasolo, Orazio Spadaro, Giovanni Spinella e Paul Manuli.
Per quanto riguarda gli altri 49 indagati, il Gip non ha disposto una misura cautelare perché nelle loro condotte: o non ricorre la doppia ipotesi di reato (aver strisciato il badge altrui ed essere a sua volta assente) oppure, pur ricorrendo, gli addebiti riguardano periodi di tempo «complessivamente considerati modesti», ovvero inferiori alle 15 ore.
Le posizioni esaminate dalla polizia abbracciano varie figure professionali del Comune di Furci: dall’operaio addetto all’attività di spazzamento delle strade, all’autista dello scuolabus, passando per gli incaricati della vigilanza e i vigili urbani. Ma i gravi indizi di colpevolezza sono stati ravvisati dal gip Monica Marino soltanto per 16 indagati. «Hanno arrecato un danno all’ente di appartenenza dato dalla percezione di quella parte di retribuzione corrisposta per i tempi di mancato svolgimento dell’attività lavorativa, nonché dal pregiudizio all’immagine della Pubblica amministrazione, non senza considerare l’evidente lesione del principio del buon andamento, atteso che l’assenza ingiustificata mal si concilia col regolare svolgimento dei servizi che un Comune mette a disposizione dei cittadini», scrive il gip.