LIMINA – Anche gli utenti di Limina passeranno alla differenziata con raccolta porta a porta. Il progetto definitivo per l’attivazione del servizio è stato approvato dalla giunta presieduta da Marcello Bartolotta che ha anche disposto la riattivazione del Centro comunale di raccolta mediante recupero ambientale e ripristino funzionale e l’acquisto delle attrezzature necessarie. La somma a disposizione è di 130mila euro. Che vanno così ripartiti: 50mila euro per lavori a base d’asta, oneri per la sicurezza compresi, e 80mila euro quali somme a disposizione dell’amministrazione comunale. L’intera somma sarà reperita mediante l’accezione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti che poi l’amministrazione comunale recupererà con la Tari.
Il Comune di Limina ha istituto, assieme al comune di Roccafiorita, l’Aro (Ambito di raccolta ottimale) che dovrebbe risolvere i problemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei due comuni della Valle d’Agrò. Alla somma di 130mila euro che il Comune di limina dovrà spendere per avviare la differenziata, va aggiunto poi il costo per il trasporto e lo smaltimento in discarica. Intanto per quest’anno non sarà possibile raggiungere la quota del 65% di differenziata imposta dalle recenti normative. E Limina entra nel libro nero dei comuni che, proprio per questa inadempienza, rischiano il commissariamento. Come ha minacciato di recente l’ing. Salvatore Cocina, responsabile dell’ “Ufficio Speciale per la Differenziata” istituito sotto il coordinamento della Presidenza della Regione e del Dipartimento Acqua e rifiuti, e che opererà come supporto alle amministrazioni comunali per la corretta impostazione e la piena attuazione degli obiettivi di incremento della raccolta differenziata. Quindi non un avvertimento da poco.